E’ morta Sarah Harding all’età di 39 anni dopo una battaglia contro il cancro al seno. La notizia è stata data dalla madre della cantante con un post affidato ad Instagram.
Dopo la morte del cantante no-vax Marcus Birks, la musica vive un altro lutto. Sarah Harding, ex cantante della band inglese Girls Aloud, è morta a 39 anni dopo una battaglia contro il cancro al seno. La madre dell’artista, Marie, ha dato la notizia ai fan con un post pubblicato sull’account Instagram ufficiale di sua figlia. “Se n’è andata pacificamente questa mattina”, ha scritto la donna sul social.
La signora Marie ha ringraziato le tantissime persone e tutti i fan che sono stati vicino a lei e alla figlia in questa lunga battaglia. “Ha significato molto per Sarah e le ha dato grande forza e conforto sapere che era amata – si legge nella nota – So che non vorrà essere ricordata per la lotta contro questa terribile malattia – continua – era una stella splendente e spero che possa essere ricordata per questo”.
La battaglia contro il cancro al seno
Sarah Harding aveva rivelato nell’agosto 2020 che le era stato diagnosticato un cancro al seno, che si era diffuso ad altre parti del suo corpo. Ha detto, in seguito, che stava facendo esami di routine e sessioni di chemioterapia settimanali per cercare in tutti i modi di combattere la malattia.
All’inizio di quest’anno, precisamente a marzo, in una sua autobiografia, Harding aveva rivelato che all’inizio di dicembre il suo medico le aveva comunicato che la malattia era in uno stato avanzato e probabilmente quello che stava per arrivare sarebbe stato il suo ultimo Natale.
Chi era Sarah Harding?
Sarah Harding era una cantante, modella e attrice inglese, molto popolare. E’ diventata famosa alla fine del 2002 quando, insieme al suo gruppo Girls Aloud, ha fatto l’audizione per il reality show TV Popstars: The Rivals. Grazie a quell’esperienza, il gruppo britannico ha raggiunto le vette delle classifiche del paese.
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Infatti, si contano 20 singoli consecutivi nella top ten, di cui quattro numero uno nel Regno Unito. Poi 6 album in studio che sono stati certificati platino dalla British Phonographic Industry (BPI), due dei quali sono andati al numero uno nel Regno Unito. Inoltre hanno accumulato un totale di cinque nomination ai BRIT Award.