E’ morto a 36 anni dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino. L’uomo è stato trovato dalla moglie. Inutili i tentativi dei soccorsi di rianimarlo.
Un dipendente della cantina di Casarsa a Pordenone in Friuli è morto a 36 anni nella sua abitazione. L’uomo, prima del decesso, aveva riferito alla moglie di non sentirsi troppo bene. Per questo motivo aveva preferito non recarsi al lavoro e rimanere a casa per riposarsi un po’ di più e rimettersi in forma per il giorno dopo.
Mercoledì sera, verso le 20.30, è stata proprio la donna a trovare il corpo senza vita del marito nel suo letto dove era andato a riposare. Sono stati inutili i tentativi dei soccorsi di rianimarlo. I sanitari del 118 sono stati immediatamente chiamati dalla signora e sono arrivati in via dei Pinali a Cimpello dove i coniugi vivevano da qualche tempo.
L’uomo aveva ricevuto la seconda dose del vaccino contro il covid-19 da pochissimo. Tuttavia, ancora sono ignote le cause del decesso. Infatti, spetta adesso all’autopsia stabilire il motivo della morte del 36enne e capire se c’è una correlazione tra il siero e la morte. Un destino simile alla donna neozelandese a cui è stato inoculato il siero Pfizer.
Vaccino, muore a 36 anni: le cause sono ancora incerte
Come già anticipato, l’uomo aveva ricevuto la seconda dose di vaccino contro il coronavirus. Tuttavia, nonostante i dubbi, sembra che non ci sia una correlazione tra il siero ed il decesso del 36enne. A stabilire le cause sarà l’autopsia, i cui risultati si sapranno nei prossimi giorni.
La morte dell’uomo è stata del tutto inaspettata, soprattutto per la giovane età ed il suo stato di salute sempre in forma. Mercoledì a pranzo, il 36enne aveva rivelato alla moglie di non sentirsi bene. Pensava che era solamente stanco per il lavoro, tanto che ha accusato un forte mal di testa.
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“Vado a distendermi a letto”, queste le sue ultime parole che ha riferito alla moglie. L’uomo lascia la moglie e due figli di 2 e 5 anni. Tutta la comunità di Fiume Veneto, località dove si era trasferito da qualche tempo, è rimasta sconvolta dalla notizia. Così come quella di Casarsa, dove il 36enne era nato e cresciuto.