La parola SPA viene usato oggi per denotare i centri relax e benessere. Ma qual è la sua etimologia? Lo spieghiamo qui nel dettaglio.
La parola SPA è entrata da tempo a far parte del nostro lessico comune. In pochi però si fermano a riflettere sulla radice etimologica e lessicale di questo termine. E ancora meno si conosce la sua complicata genesi.
La cultura dei centri benessere e relax per la cura del corpo non è qualcosa di recente, figlia della società dei consumi, come forse si potrebbe pensare. Frequentare le strutture dedicate alle acque termali erano, ad esempio, uno dei passatempo preferiti degli antichi romani. Eppure il termine che ormai comunemente li denota è frutto di un incrocio tra passato e presente.
La sorprendente etimologia del termine SPA
Ufficialmente la parola SPA è un acronimo del latino salus per aquam, traducibile con “salute per mezzo dell’acqua”. Ciononostante, la presenza della locuzione appena descritta non si trova attestata in nessuna fonte latina attendibile, né di epoca romana né di epoca medievale.
La verità è che l’espressione è un caso di scuola sia di retroacronimo che di contenzioso per ragioni che oggi definiremmo di marketing. Il termine SPA vero e proprio, fatto passare come acronimo dall’Inghilterra per la necessità di tutelarsi rispetto ai diritti sul marchio detenuti da un altro paese. Infatti, ci si riferisce, all’omonima città belga di Spa, dove oggi si corre anche la Formula 1.
Il piccolo centro della Vallonia, in provincia di Liegi, è stato celebre per le proprietà quasi miracolose delle sue acque termali fin dall’epoca romana, con l’esplosione della sua rinomanza a livello europeo a partire dal Cinquecento.
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La cittadina ha finito per diventare sinonimo generico di termalismo quando gli inglesi hanno cominciato a investire nelle attività dei primissimi centri benessere chiamandoli SPA e brevettando il “falso” acronimo. Un’etimologia complessa, ma sicuramente affascinante.