Bebe Vio è pronta a conquistare Tokyo durante le Paralimpiadi. Tuttavia, sui social, una discussione che sa dell’assurdo ha preso il sopravvento.
A volte la realtà supera la fantasia. E’ questo quello che sta accadendo nelle ultime ore su Twitter, dove la campionessa paralimpica Bebe Vio è stata presa di mira da un hater che, evidentemente, è rimasta ai tempi nazi-fascisti. Le sue affermazioni hanno scatenato il web che è scattato difendendo l’atleta veneta.
In queste ore la schermitrice si trova a Tokyo perché è impegnata nei Giochi Paralimpici 2020. Dopo aver rinunciato alla specialità sciabola per motivo che spiegherà in seguito. La campionessa è pronta per onorare l’Italia nella sua prova regina: il fioretto, dove ha fatta notare le sue abilità in tutto il mondo. Infatti, c’è grandissima attesa per la sua prova, con la speranza di vederle al collo il metallo più prezioso.
Tuttavia, se una gran parte degli italiani è fiera di essere rappresentata nello sport da un’atleta come Bebe Vio, la minoranza, forse, ha nostalgia degli anni nazisti. Almeno è questo quello che un’utente su Twitter ha lasciato capire, facendo delle affermazioni assurde.
Utente social contro Bebe Vio: “L’Italia non è disabile”
Nelle ultime ore, sul social Twitter un’utente ha attaccato pesantemente la schermitrice azzurra, incolpandola perché disabile. La donna ha insultato vergognosamente la campionessa, mostrando tutto il suo degrado culturale ed umano. Fortunatamente, il web è insorto ed è partita una petizione per bloccare l’account.
“Perché sei andata negli USA a sponsorizzare la disabilità come bandiera nazionale?”, si legge nel folle tweet che prosegue incolpando l’atleta veneta di aver dato l’idea a Bill Gates ed Anthony Fauci di “ridurci tutti così”, riferendosi ai vaccini anti-covid. Invocando il processo di Norimberga per tutti.
Peccato che la signora, che farebbe riempire il petto d’orgoglio ad Hitler per queste sue affermazioni, non è a conoscenza che in quello specifico processo i condannati sono stati proprio quelli che la pensavano come lei. Un passaggio storico che l’è sfuggito di mano, evidentemente.
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Non contenta, la donna prosegue con un altro tweet rincarando il suo folle pensiero: “L’Italia non è disabile, non è africana, non è musulmana, non è ebrea, non è tutto ciò che racconta il mainstream – si legge – Io sono italiana ed io rappresento l’Italia”, chiude la signore al quale le auguriamo una bella querela da parte di Bebe Vio.