Covid-19, morto infermiere in vacanza in Sardegna, era stato vaccinato. Si scatena il dibattito sulla terza dose, cambiamenti sul fronte del Green Pass.
G.N. si è spento all’età di 63 anni, l’infermiere in pensione si trovava in Sardegna dallo scorso luglio, proprio qui ha contratto il Covid-19 nonostante fosse stato vaccinato con entrambe le dosi di Pifzer.
L’uomo era ricoverato presso l’Ospedale di Sassari da circa una settimana dopo un tampone positivo. Era in programma il tasferimento presso l’ospedale Cotugno di Napoli ma purtroppo la situazione di G.N. è precipitata all’improvviso.
Covid-19, morto infermiere: aveva ricevuto entrambe le dosi di vaccino
La situazione clinica di G.N., infermiere in pensione, è precipitata nell’arco di una settimana, stando a quanto riportato dal Mattino. Febbre, tosse e insufficenza respiratoria sono sopraggiunti all’improvviso, tanto da costringere il 63enne al ricovero.
Dopo alcuni giorni in sub intensiva, dove è stato trattato con il casco, sembrava essere sulla via della guarigione, tuttavia una settimana dopo il ricovero si è reso necessario un trasferimento in terapia intensiva. Proprio qui il cuore dell’infermiere, in pensione da due mesi, si è fermato.
Coronavirus, necessaria la terza dose di vaccino?
Giuseppe Fiorentino, primario di Pneumologia dell’ospedale Monaldi, ha commentato la triste vicenda su Il Mattino. Il medico ha asserito che sono rari i casi di decesso a causa del Covid-19 dopo il vaccino.
Il caso di G.N. appartiene purtroppo alla casistica che vuole il vaccino come protezione dalle intenzioni letali efficace solo al 97-98%. Dopo il sesto mese dal vaccino, sottolinea il medico, vi è un calo della protezione.
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Si riaccende quindi il dibattito sulla terza dose di vaccino – negli USA partiranno il 20 settembre con il terzo ciclo. In Israele si è già cominciato con il terzo richiamo e i primi dati hanno evidenziato un’efficacia negli over 60.