Mantenere il ventilatore in funzione per tutta la notte forse vi garantirà freschezza, ma costa un occhio della testa. Ecco quanto?
Insonnia, vampate di calore e sudore. Nonostante le temperature estive notturne siano insindacabilmente più basse di quelle diurne, affrontare una notte d’estate può essere comunque sfibrante. Soprattutto in città o nelle zone più calde del nostro paese.
Dunque, la tentazione di aiutarsi con condizionatore e ventilatore per rinfrescarsi e mantenere piacevole il micro-clima della camera da letto durante le ore notturne è forte. Ma si tratta di una scelta economicamente molto onerosa. Ecco quanto spendereste se lasciaste il ventilatore acceso per tutta la notte.
Il ventilatore acceso tutta la notte: quanto costa? Si può risparmiare?
Lenire l’afa notturna con l’aiuto del vostro ventilatore, magari posizionato sul comodino oppure ai piedi del letto, ha un costo pazzesco. Un prezzo in bolletta che dipende dalla tecnologia dell’apparecchio in questione, dal costo del contratto di erogazione dell’elettricità e dalla potenza alla quale verrà settato. Ma che cionondimeno ha una media molto elevata.
Facciamo un esempio. Mantenere le ventole in funzione per circa 8-9 ore, con un consumo che oscilla tra i 30 Watt e i 60 Watt ricompreso nella fascia tariffaria media, avrà un costo giornaliero rispettivamente di 0,20 centesimi oppure 0,48 per ogni KWh. Con una semplice operazione aritmetica ricaverete una cifra quasi da capogiro, soprattutto se vi concederete più giornate di fresco notturno. Non tutto è perduto.
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Per fortuna un un trucco per risparmiare c’è. Alcuni ventilatori presentano moderne tecnologie di regolazione della temperature, evitando di mantenere le ventole in funzione per tutta la notte. In questo modo si abbassano sia i costi in bolletta che gli sprechi. Tuttavia, è meglio cercare di resistere ed essere parsimoniosi per evitare lievitazioni consistenti della propria polizza.