Il mondo del calcio è in lutto: addio a Gerd Muller. Tutto sulla leggenda tedesca del Bayern Monaco, che se ne va a 75 anni.
Un Ferragosto triste per il mondo del calcio e per tutti i suoi appassionati. È infatti morto all’età di 75 anni Gerd Muller, vera e propria leggenda della Nazionale tedesca e del Bayern Monaco, il club più importante in terra teutonica. La notizia è propria stata annunciata dal club bavarese attraverso il suo sito ufficiale e i propri canali social.
La sua carriera è davvero stata costellata di trionfi, vittorie e grandi traguardi. Un attaccante straordinario e che ancora oggi detiene il record della miglior media gol della Bundesliga. Una storia tutta da ripercorrere e da raccontare, che ha senza alcun dubbio fatto emozionare chi l’ha conosciuto e chi avuto la fortuna di poterlo ammirare e veder giocare.
Nato a Nördlingen nel novembre del 1945, muove i primi passi proprio nella rappresentativa locale. La svolta per lui però arriva già a 19 anni, quando viene notato dal Bayern Monaco, che lo mette sotto contratto. Ed è, come detto, con la squadra di Monaco di Baviera, che raggiunge gli albori. 365 gol in 427 presenze, quattro scudetti, tre volte campione d’Europa, una Coppa Intercontinentale e una Coppa delle Coppe: questi i suoi numeri e il suo palmares. Ogni altra parola sarebbe superflua.
L’apice per lui è arrivato nel 1970, con l’assegnazione del Pallone d’oro. Vero e proprio idolo in Germania, si è comunque poi cimentato anche nel calcio statunitense. Infatti nel 1979 viene ingaggiato dal Fort Lauderdale Strikers, squadra della Florida militante nella North American Soccer League. In tre stagioni segna ben 40 gol, riuscendo anche a raggiungere la finale nel 1980, venendo però sconfitto dai Cosmos del suo ex compagno di club e di nazionale Franz Beckenbauer. Nel 1982 arriva il ritiro dal dal calcio giocato.
I grandi successi arrivano anche con la maglia della Nazionale. La sua avventura con l’allora Germania Ovest è relativamente breve, ma ricca di trionfi, prevalentemente due. Il buon Gerd diventa difatti campione d’Europa nel 1972, segnando due dei tre gol con i quali i tedeschi sconfissero l’Unione Sovietica nella finale di Bruxelles. L’altra grande vittoria quella del campionato del mondo del 1974. Anche qui è grande protagonista: rete decisiva nella semifinale con la Polonia nella finale di Monaco di Baviera contro i Paesi Bassi. E quella, a soli 28 anni, è la sua ultima partita in Nazionale.
Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Muller fa i conti con vari problemi di salute. L’ex attaccante affronta un lungo periodo di depressione, che sfocia nell’abuso di alcool. A aiutarlo molti suoi ex compagni e, grazie alla riabilitazione, il tedesco rientra nel mondo del calcio, diventando allenatore delle giovanili del suo Bayern. Nell’ottobre del 2015 si viene a scoprire che soffre di Alzheimer. Piano piano inizia ad allontanarsi dalla luce dei riflettori, fino alla notizia odierna del suo decesso.
Ai tifosi teutonici e agli amanti del calcio restano i suoi gol, le sue giocate, le sue prodezze e i suoi successi. Il Cannoniere Nazionale: questo uno dei suoi tanti soprannomi. E tutti i pallonari vorranno ricordarlo così, immaginando la rete che si gonfia. Anche in Paradiso, dove ritroverà molti avversari e compagni.
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