Il fidanzato di Saman Abbas, la giovane rapita e probabilmente uccisa dalla famiglia, ha ricevuto nuove minacce. Cosa sta per accadere?
La vicenda della scomparsa di Saman Abbas continua a lasciare smarriti. Smarriti perché le spoglie della diciottenne pakistana sembrano scomparse nel nulla, nonostante il lavoro senza sosta di investigatori e nuclei di ricerca. Smarriti ed anche atterriti per il ruolo che la famiglia di lei ha avuto e potrebbe ancora avere.
L’ultima traccia di Saman la riconduce al fidanzato Saqib Ayub. Si trattava di un messaggio d’aiuto rassegnato, e allo stesso tempo di un grido d’amore disperato. Quell’amore non accettato dalla cultura patriarcale dei genitori, che probabilmente le è costato la vita.
Dalla scomparsa della sua fidanzata, Saqib ha deciso non tacere nulla e di mantenere alto il livello di guardia mediatico sul caso. Ha parlato anche di tanti particolari intimi e romantici della loro relazione. Per questo motivo, e per il ruolo che ha in questa vicenda, ha ricevuto minacce di morte.
Le minacce al fidanzato di Saman Abbas
Saqib parla al quotidiano Il Messaggero, coadiuvato da un interprete per essere quanto più chiaro possibile. Le dichiarazioni registrate nell’intervista sono sconvolgenti. E fanno pensare ad un’altra possibile vendetta.
«Mi inviano insulti e mi telefonano su Instagram con profili che poi vengono chiusi». Le telefonate e i messaggi contengono insulti più o meno velati. Ora Saqib Ayub ha paura. «Trascorro le giornate in casa, esco di rado. Mi piace stare qui, ma ho paura. Ho paura per i miei genitori e i miei fratelli che vivono nel Kashmir Pakistano».
Il giovane si dice molto turbato dall’atteggiamento intimidatorio che viene, lui ne è sicuro, dalla famiglia della sua Saman Abbas. Se dovesse succedere ai suoi consanguinei in Pakistan, afferma con il cuore spezzato e la mente affollata da pensieri indicibili, non avrebbe più motivo per vivere.
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Ma l’intervista si chiude con una speranza. La speranza che prima o poi la verità e la giustizia possano venire a galla, e che la famiglia Abbas partecipe di questo delitto e autrice di queste intimidazioni possa pagare per i propri crimini.