Pagamento elettronico e POS: cosa rischia chi non si adegua?

Occorre prestare molto attenzione quando si parla di POS e pagamento elettrico, cosa rischia chi non si adegua: in arrivo le multe?

Pagamento elettronico e POS: cosa rischia chi non si adegua?
Pagamento elettronico e POS: cosa rischia chi non si adegua?

È un tema molto importante quello che riguarda il pagamento elettronico e il POS per quanto riguarda gli esercenti, ma ecco di che si tratta nello specifico con informazioni e dettagli.

L’attenzione del Governo Draghi è molto alta sul tema del contrasto e la riduzione dell’evasione fiscale, con l’obiettivo, si legge su Il Giornale, che mirerebbe ad un calo del 15% in cinque anni.

Diverse le misure sul tavolo per provare a realizzare tale obiettivo, tra cui la lotta al contrante ed un maggior utilizzo del pagamento elettronico, con alcune multe a cui si sta pensando che potrebbero riguardare gli esercenti che non si adeguano all’utilizzo del POS, il dispositivo elettronico che consente per l’appunto i pagamenti elettronici.

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Pos e pagamento elettronico, la lotta all’evasione fiscale: multe e sanzioni?

Attenzione alta dunque sul contrasto all’evasione fiscale e sulle misure a cui si sta pensando per provare a realizzare, come detto, l’obiettivo del calo, nei prossimi anni, del 15% rispetto al 2019. Tra queste, ci sarebbe anche la possibilità di multare e sanzionare chi non si adegua all’utilizzo del POS.

L’intenzione è quella di rendere i pagamenti, soprattutto le imposte, tracciabili e controllabili, e come viene riportato da Il Giornale, nonostante l’imposizione del POS (dl 79/2012 varato nel 2014 dal governo Monti), non sarebbero poi scattate multe nei confronti di chi non si sarebbe ancora adeguato.

Come viene riportato da La Stampa, ad intervenire in merito è il Codacons, che spiega di aver sempre sostenuto che “le norme fossero del tutto inutili perché mancavano sanzioni nei confronti di chi rifiutava pagamenti con carte o bancomat”. 

Pagamento elettronico e POS, i pareri e la situazione

Tiene duque banco il tema del pagamento elettronico, con l’esigenza, stando a quanto si apprende, che andrebbe nella direzione di intensificare tali operazione nell’ambito della ‘lotta’, per così dire, al contante.

Secondo il Codacons, si legge anche, come riportato da La Stampa, che molti esercenti, pur avendo il POS,impediscono ai clienti di pagante con moneta elettronica”, perché sarebbero consapevoli non incorrere in multe.

Secondo Bruno Paniere, il direttore politiche economiche di Confartigianato, si evince da Il Giornale, non ci sarebbero problemi per gli esercenti, poiché molti operatori già fanno uso dei pagamenti tracciabili, e non vi sono neanche problemi con il POS.Il problema – spiega – è se rimane un’area di incertezza”.

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Anche la presidente di Conferercenti Patrizia De Luise ha spiegato che gli esercenti sarebbero favorevoli rispetto all’utilizzo della moneta elettronica, specificando però alcuni punti.

Ovvero, anzitutto che occorrerebbe lavorare sulla copertura, non “adeguata” dappertutto, e sulla connessione, sottolineato poi un altro aspetto importante che riguarda le commissioni, su cui, si legge su Il Giornale, interviene anche il direttore Fipe Confcommercio Calugi.

A tal riguardo, quest’ultimo specifica che al fine di incentivare la moneta elettronica è necessario “abbassare gli oneri legati agli strumenti per usarla”.

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