L’ex manager Ferrari, Jean Todt, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti sulla situazione che stanno vivendo in casa Schumacher.
Si torna a parlare della situazione Schumacher che tiene ancora con il fato sospeso tantissimi appassionati sportivi. Oggi, l’ex manager francese Jean Todt ha rilasciato un’intervista a Sport Bild in cui parla del grande sforzo della moglie Corinna in una situazione drammatica.
Il rapporto con Jean Todt è conosciuto in tutto il mondo, i due hanno costruito insieme uno dei periodi più floridi della Ferrari. I 5 titoli mondiali lo dimostrano e sono entrati di diritto nella storia di questo sport.
Il manager francese, però, non ha parlato solo della situazione di Michael ma ha voluto dedicare anche due parole a Mick. Il giovane, che oggi gareggia con la Haas, è una speranza per tutti quelli che hanno amato Schumacher padre e che vorrebbero che la sua leggenda continuasse.
Schumacher, Jean Todt: “Grazie a Corinna”
Todt, sostiene che se Michael sia sopravvissuto è anche grazie alla moglie. Un periodo molto duro, spiega: “Corinna non si aspettava nulla del genere, è successo tutto all’improvviso e non ha avuto scelta. Ma se la sta cavando bene. Ho fiducia in lei, e lei in me.”
Da quella mattinata drammatica sono passati più di sette anni ma le parole dell’ex dirigente Ferrari sono di profonda stima verso tutta la famiglia. Un momento drammatico in cui, se oggi c’è ancora speranza, lo si deve anche a loro. Ora, spera che le sue condizioni possano migliorare di giorno in giorno.
Todt ha un grande affetto per tutta la famiglia Schumacher. Soprattutto Mick è sia nel suo cuore che in quello della moglie Michelle. E nella lunga intervista, nasce un parallelismo tra padre e figlio: “Mick ha avuto la possibilità di ricevere un’educazione molto buona, in un contesto molto favorevole. Naturalmente, nelle vene di Michael e Mick scorre lo stesso sangue, hanno le stesse motivazioni”.
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Però, c’è un però sottolineato da Todt: “Le condizioni che si sono trovati ad affrontare sono molo diverse”. Il segnale è di uno sport che è molto cambiato, ora molto più duro e con tante insidie, tutte cose che Mick potrà certamente superare con lavoro e passione così da raggiungere il padre nell’olimpo dei più grandi di sempre.