Si sta parlando molto del bando regionale che può rappresentare una possibilità di cambiare vita: casa e lavoro, come funziona e di cosa si tratta
Sta facendo parlare di sé e conquistando l’attenzione di molti, il bando della regione Calabria che dovrebbe essere pubblicato prossimamente e che sarà destinato agli under 40: missione ripopolamento e la possibilità per molti di cambiare la propria vita. Di cosa si tratta, le condizioni e le info.
Un progetto di certo interessante che potrebbe risultare appetibile per molti, quello della Regione Calabria, che nelle prossime settimane dovrebbe dar vita ad un bando destinato per l’appunto agli under 40.
Dovrebbero essere messi a disposizione degli interessati 28 mila euro in tre anni per coloro che sceglieranno di vivere in uno dei circa centocinquanta comuni della Regione sotto i duemila abitanti.
Alcuni di questi comuni hanno la vista del mare, altri sono ubicati in posizioni più elevate in altura, ma la missione a tal proposito è quella del ripopolamento.
L’intenzione riguarda ia possibilità di poter portare in tali località cittadini under 40, italiani o residenti nella comunità Europea, che opterebbero quindi per spostare la propria residenza lavorativa in uno di questi comuni, per un lasso di tempo di minimo cinque anni.
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Casa e lavoro, reddito di residenza attiva per il ripopolamento: come funziona, condizioni e dettagli
Una novità davvero interessante, quella che si attende con l’uscita del bando regionale della Calabria in merito alla missione ripopolamento, con un’operazione dal nome di reddito di residenza attiva.
28 mila euro distribuiti in tre anni per coloro che decideranno di vivere in uno dei comuni in questione e di aprire o spostare in tali località la propria attività. La Calabria infatti combatte il progressivo svuotamento che riguarda in particolare i piccoli comuni ponendosi un obiettivo che è teso ad unire domanda ed offerta di lavoro.
Su Il Fatto Quotidiano si possono leggere le parole affermate da Gianpietro Carlo Coppola, il sindaco di Altomonte, che al riguardo spiega: “Si tratta di 700-800 euro al mese per tre anni. Nel caso in cui decidessero di andare via prima della scadenza quinquennale i soldi dovranno essere restituiti alla Regione”.
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Quest’ultimo aggiunge anche che il progetto è in discussione e che si sta ragionando anche su di una possibilità, ovvero di poter ampliarlo anche ai Comuni fino a 5mila abitanti e a cittadini che sono residenti fuori dalla Comunità Europea.
Non resta dunque che attendere e continuare ad aggiornarsi al riguardo, aspettando l’uscita del suddetto bando per poi potersi informare con maggior precisone, analizzando nel dettaglio le condizioni da rispettare ma anche i vantaggi che una opportunità tale può dare.