A 7 anni dall’incidente che colpì Michael Schumacher, tanti si interrogano sui motivi del suo infortunio. Vediamo cosa è successo.
Il campione tedesco è stato un simbolo della Formula 1, i suoi successi sono ancora vivi nella memoria degli appassionati delle quattro ruote. Non può essere altrimenti per uno che ha vinto 7 titoli mondiali, due con la Benetton e gli altri cinque con la scuderia di Maranello.
Il Kaiser, come soprannominato, detiene tanti altri record in Formula 1. La sua figura è stata importante non solo in questo sport ma anche in altre manifestazioni. Come nel cinema, in cui viene raffigurato in una Ferrari F430 nel film Cars – Motori ruggenti. Oppure nella trasmissione Top Gear nelle vesti del pilota misterioso Stig.
Ecco che, allora, Schumacher è stato un vero simbolo che ancora oggi è importante per molti. Nonostante il bruttissimo incidente che l’ha visto protagonista a Méribel in Savoia (Francia). Un gravissimo infortunio che ha fatto perdere le tracce del fenomeno tedesco. I suoi fan, alla notizia, sono rimasti sotto shock.
Il tremendo incidente che ha visto coinvolto il pilota tedesco è datata 29 dicembre del 2013. Era una normale mattinata che stava passando sugli sci, una mattinata che gli ha cambiato la vita. Mentre sciava sulle montagne di Meribel, nelle Alpi francesi. Il gruppo di sciatori aveva deciso di percorrere La Biche, una pista Blu, poco distante dalla principale, che era separata da un tratto non segnalato. Lì, Schumacher cadde, sbattendo la testa contro una roccia.
Fu immediatamente trasportato all’ospedale di Grenoble, successivamente operato e messo in coma farmacologico. La sua permanenza nella struttura fu di sei mesi, per poi trasferirlo prima al centro riabilitativo a Losanna e poi nella villa di Gland, in Svizzera. Sempre seguito da uno staff medico di eccellenza.
Da quel momento, la famiglia con la moglie Corinna hanno sempre avuto la più totale riservatezza sulle condizioni del pilota tedesco. Solo poche persone hanno avuto la fortuna di fare visita a Schumacher. Uno di questo fu Luca Badoer, ex collaudatore e pilota Ferrari nonché amico di famiglia.
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Le sue parole a Libero furono: “Solo io, Todt e pochi intimi lo andiamo a trovare. Michael si è sempre allenato duramente ed è un bene che il suo fisico abbia resistito. Michael è Michael! È un combattente e spero possa rimettersi presto”. Da allora, nessuno ha saputo più nulla degli eventuali progressi di Schumacher, tutto il mondo sportivo continua a pregare per lui affinché possa in qualche modo riprendersi. Intanto in Formula 1 è arrivato suo figlio, Mick Schumacher ed ha gli occhi puntati addosso da chi spera prosegua l’incredibile storia iniziata dal padre.
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