Vaccino e religione: chi è contro? Le incredibili contraddizioni

Non è un mistero che il vaccino è il primo tema di dibattito in Italia, e non solo. In questi giorni sta avanzando l’ipotesi che la somministrazione contro il Covid potrebbe essere un problema di religione. 

Vaccini religioni (Adobe Stock)
Vaccini religioni (Adobe Stock)

In pochi avevano pensato che il credo religioso poteva essere un ostacolo alla vaccinazione contro il Covid. Eppure, le diverse comunità religiose presenti in Italia potrebbero far subire una battuta d’arresto alle somministrazioni delle dosi contro il virus. In quanto potrebbero esserci delle opposizioni a questo.

Secondo il rapporto ISMO del 2020, in Italia sono presenti diverse comunità religiose. I lavoratori stranieri di queste comunità appartengono per il 29,3% ai cristiani ortodossi, il 29,2% ai musulmani, il 20,2% ai cristiani cattolici, l’1,8% e l’1% appartengono rispettivamente agli induisti e Sikh.

Dietro questi dati, si ipotizza se le religioni possano generare delle opposizioni all’uso del vaccino contro il Covid. Sta ai datori di lavoro dei dipendenti capire se ci siano problematiche di questo tipo e in che modo riuscire a risolverle, sempre rispettando la cultura religiosa di ogni lavoratore.

Vaccino, il dibattito delle religioni: i pensieri delle le comunità

Già prima del problema covid, numerose comunità religiose si sono trovate a dibattere sui vaccini. Lo hanno fatto in diverse occasioni e in diversi temi. Ad esempio le confessioni Cristiane hanno discusso sull’aborto; la confessione ebraica e musulmana sono intervenute sull’uso dei farmaci; gli induisti o i buddhisti hanno parlato del praticare o meno la non violenza su virus e batteri.

Adesso, quindi, è inevitabile interrogarsi sul vaccino contro il Covid. Se le comunità cristiane si sono espressa a favore della somministrazione delle dosi contro il virus. La religione musulmana si è posta dei problemi se introdurre nell’organismo ingredienti di origine suina che sono presenti nei vaccini.

Tuttavia, numerosi consigli della comunità musulmana hanno avanzato l’idea che era fondamentale tutelare i credenti. Proteggendo la comunità prima attraverso il distanziamento sociale e poi, appena fosse possibile dallo stato, vaccinarsi. Quindi, dando anche loro il lascia passare per la somministrazione vaccinale.

La discussione più accesa si è avuta all’interno delle religioni nate nella nazione indiana. Un dibattito, infine, risolto con il concetto di avanzare una violenza contro i batteri per difendere l’uomo dal virus e perseguire la regola del bene comune.

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In poche parole, nessuna comunità religioso si è opposta all’uso del vaccino contro il Covid. Per questo motivo non ci dovrebbero essere problemi legati alle religioni, in merito alla somministrazione delle dosi. Questo aiuta sicuramente i datori di lavoro.

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