Wuhan è assediata, ancora una volta, dal Covid. Nella città cinese torna l’incubo del virus. Sono state annunciate delle misure drastiche dopo i nuovi contagi.
La città simbolo del Covid-19 torna a vivere l’incubo di due anni fa. Dopo aver scoperto tre contagi e cinque casi asintomatici, Wuhan ha annunciato una campagna di tamponi per la sua popolazione di 11 milioni di persone. Si tratta dei primi casi nella città, dopo gli ultimi che risalgono a giugno 2020.
Inoltre, la città ha parzialmente messo in quarantena il quartiere di Zhuankou, ora considerato a “medio rischio” per aver scoperto un focolaio. Secondo alcuni dati emessi negli ultimi giorni, il totale dei contagiati attivi nella Cina continentale è di 1.157, di cui 24 gravi. Oltre a 499 contagi asintomatici e 31.783 persone che restano in osservazione.
L’elevata capacità di contagio della variante Delta ha messo alla prova le rigorose misure di prevenzione delle autorità per arginare il virus. Sebbene gli esperti locali hanno assicurato che le vaccinazioni e l’esperienza accumulata dalla prima grande ondata, impediranno un focolaio su larga scala in Cina.
Wuhan vive ancora nel terrore Covid: nuovi contagiati e misure speciali
La città di Wuhan, culla del Covid-19, ha lanciato la campagna del tampone di massa per i suoi abitanti. Nella metropoli sono stati rilevati alcuni casi di contagi, mentre la variante Delta aveva provocato un focolaio epidemico nell’est del Paese.
Inoltre, la Commissione sanitaria nazionale cinese ha notificato oggi 61 infezioni per trasmissione locale, 45 delle quali nella provincia orientale di Jiangsu. Dove la scorsa settimana si è scatenato un focolaio all’aeroporto di Nanchino che si è diffuso ad altre province del Paese, anche se per il momento su piccola scala.
Inoltre, la città di Yangzhou, nello Jiangsu, ha annunciato oggi il lockdown in tutti i complessi residenziali situati nelle aree urbane dopo aver confermato 94 casi nei giorni scorsi.
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La commissione ha anche segnalato casi locali nelle province di Hunan, Hubei, Henan, Yunnan e Fujian. Nonché a Pechino e Shanghai, città che da sei mesi non registrava positivi alla trasmissione locale. Tutte queste metropoli sono state messe a dura prova dalla variante Delta.