Giuseppe De Donno, medico che aveva promosso la cura al plasma per la lotta contro il Covid si è tolto la vita nella propria abitazione.
Una notizia davvero clamorosa ha colpito il mondo della medicina. Giuseppe De Donno, pneumologo ed ex primario dell’ospedale Carlo Poma di Mantova è stato trovato senza vita nella propria abitazione di Curtatone. A quanto pare si sarebbe tolto la vita.
Nei mesi scorsi, Giuseppe De Donno aveva promosso la cura al Covid utilizzando il plasma iperimmune. La terapia aveva diviso il mondo medico soprattutto per il costo elevato che questa comportava. Questa cura prevedeva l’infusione di sangue trattato di persone precedentemente contagiati a pazienti in quel momento infetti.
Giuseppe De Donno: un suicidio inspiegabile
La notizia ha subito colto tutti di sorpresa. Non sono chiari i motivi che avrebbero spinto il medico all’estremo gesto. All’inizio di giugno aveva deciso di lasciare l’ospedale di Mantova per diventare medico di base a Porto Mantovano.
In questi mesi, Giuseppe De Donno, è spesso stato protagonista involontario di una lotta politica tra destra e sinistra. In particolare Salvini e Meloni hanno spesso spinto per l’utilizzo di questa cura. Di contro invece, il Governo Conte, ha sempre scoraggiato questa teoria soprattutto e anche per i costi elevati che questa comportava e per la difficoltà nel reperire il sangue infetto da trattare.
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Anche l’arrivo del Governo Draghi non ha di certo cambiato le cose in tal senso. La cura al plasma non è mai stata adottata. I colleghi ne hanno tutti parlato benissimo. Il medico si era speso molto nella lotta al Covid, a prescindere dalla cura sperimentale che stava adottando. Non ha lasciato messaggi e quindi resta un mistero sul perché abbia compiuto un gesto così estremo. Da parte della nostra redazione vanno le più sentite condoglianze alla famiglia.
