Emozioni fortissime a Tokyo 2020 con colpi di scena e momenti imperdibili alle Olimpiadi: la reazione dell’allenatore svela il significato profondo dello sport
Continuano ad intrattenere, divertire, tener compagnia ma sopratutto emozionare, le Olimpiadi di Tokyo 2020, con tutti i tifosi, sportivi e non, incollati davanti allo schermo del televisore, ciascuno dal proprio Paese, per ammirare ed immergersi nelle competizioni tra gli atleti: nella reazione di questo allenatore, c’è tutto il profondo ed intenso senso dello sport.
Sono momenti e giornate davvero intense, quelle che stanno portando tantissimi telespettatori a godersi le sfide, i traguardi, la gioia e la delusione dei tanti atleti, di coloro cioè che stanno affrontando uno dei momenti più belli, forse il più bello in assoluto delle loro carriere, le Olimpiadi per l’appunto.
Tanti gli sport e le discipline a cui il pubblico sta assistendo, e le emozioni importanti riguardano ognuna di queste, proprio come avvenuto nel caso del fioretto con Fabio Galli, il maestro di Daniele Garozzo.
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Olimpiadi Tokyo 2020, il maestro Fabio Galli e quelle parole per Daniele Garozzo
Un vortice di emozioni, delusione, entusiasmo, gioia per le Olimpiadi di Tokyo 2020, con tantissimi atleti che stanno dimostrando le proprie qualità e il proprio talento. Il pubblico in tv, appassionato, assiste alle gare e alle sfide, facendo il tifo ciascuno per la propria nazione.
Ciò che però spesso non viene considerato automaticamente, è quello che si vede in tv è il momento finale di un percorso che, al di là del risultato, parte da lontano, ed è frutto di impegno, sacrifici, abnegazione, voglia di sacrificarsi.
A tal riguardo, le parole del maestro Fabio Galli rivolte a Daniele Garozzo, nel corso della finale di fioretto, ben restituiscono la dimensione di tali valori.
Il maestro infatti ha urlato: “Devi soffrire”, con il video che è diventato virale in poco tempo. Il riferimento è proprio legato alla forza da tenere durante la sfida, alla resistenza, a saper soffrire per trovare poi il momento vincente.
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Sono parole che svelano il profondo legame che c’è tra l’allenatore e l’allievo, due persone unite da un momento speciale ed unico, ma al contempo da un percorso intenso che ha portato loro lì, a giocarsi proprio la finale.
E c’è poi tutta la voglia di esserci, di mostrare supporto, di essere un punto di riferimento nel momento più importante. È una dimostrazione, quella del maestro, che è entrata nel cuore del pubblico e che forse, pur nella sua brevità, è tra le più intese dimostrazione di ciò che significa lo sport e l’Olimpiade stessa.
io mi sento male per l’allenatore di garozzo
#Tokyo2020 #ItaliaTeam pic.twitter.com/3XqJMbM74u— ila:. 🇮🇹 (@fearwlllose) July 26, 2021