Tra gli ultimi membri degli Awa, tribù amazzonica, Karapiru è di recente morto di Covid-19: il legame tra l’emergenza sanitaria e il disastro ambientale
In Brasile purtroppo di recente è scomparso, per Covid,Karapiru,uno dei membri degli Awa, tribù amazzonica: il legame tra la sua morte, l’emergenza sanitaria e la devastazione ambientale che purtroppo sta avendo luogo.
Come riporta Fanpage, il Brasile è uno dei territori che maggiormente è stato colpito dalla pandemia, con 20 milioni quasi di casi registrati e oltre mezzo milioni di morte, un’emergenza sanitaria che non a caso preoccupa e che rappresenta una tragedia a livello globale.
La stessa presenza del virus fa discutere e ha fatto sorgere domande che fanno riferimento anche al presidente Bolsonaro.
In tal senso, le accuse riguarderebbero la mancata tutela delle popolazioni indigene rispetto al Covid-19, di coloro cioè che non sono in grado di affrontare una pandemia di tale portata, e che non hanno accesso se non in piccola parte alle cure e ai vaccini.
Il tasso di mortalità degli indigeni, si legge su Fanpage, stando ai dati di circa un mese fa, sarebbe più del doppio, se paragonato a Rio de Janiero o San Paolo.
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Karapiru, la morte per Covid in Brasile: mambo della tribù degli Awa, la battaglia per l’Amazzonia
È dunque purtroppo scomparso Karapiru, uno dei membri della tribù amazzonica degli Awa, in Brasile, tra le poche a non essere state anche contattate; l’uomo è scomparso il 16 luglio scorso.
Come si legge nell’articolo del direttore responsabile del giornale online Fanpage.it, gli Awa sono coinvolti in una battaglia che dura da molti anni, dove contesa è l’Amazzonia, quella che viene definita, come noto, come il polmone del mondo.
La storia di Karapiru ha inizio sin dalla fine degli anni ’60, quando furono scoperte delle rocce nel terreno che poi, in seguito, fu capito fossero il più esteso giacimento di ferro della Terra.
Le potenze mondiali si fiondarono sul giacimento, come sottolinea anche Survival Internazional: “furono costruite una diga, fonderie d’alluminio, una linea ferroviaria lunga 900 km e strade asfaltate che distrussero immense fasce di foresta pluviale primaria.”
Insomma, arrivò in una zona che fino ad allora era una foresta, il capitalismo. Ad opporsi a tali cambiamenti erano proprio gli Awa, con la famiglia di Karapiru che fu sterminata, si legge, a eccezione proprio sua, che riuscì a sopravvivere. Dopo aver vagato per anni da solo, incontro con contadino che gli diede ospitalità, prima di ritrovare suo figlio e di tornare a vivere con gli Awa.
Fu però una vita di sopravvivenza, sua e della tribù, con la minaccia costante della distruzione della foresta. Su Fanpage si fa riferimento alle multe contro i crimini ambientali nel bacino amazzonico, che dall’insediamento di Bolsonaro sarebbero calate del 42%, così come calato è il budget per la tutela delle aree protette, di circa il 27%.
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Le conseguenze preoccupanti, sia attuali che quelle previste nel prossimo futuro dovute al cambiamento climatico sono anche figlie di lotte non ascoltate e di esperienze percepite come lontane, proprio come è stato per Karapiru e la sua tribù, rimasti solo a lottare per la difesa del polmone del pianeta.
In un periodo in cui tutto il mondo sta lottando contro un virus che nasce proprio dalla mancanza di cura dell’ambiente, dai danni a quest’ultimo e dalla globalizzazione, emerge il legame, triste, che lega il covid e quindi l’emergenza sanitaria, alla devastazione ambientale di cui l’uomo è purtroppo protagonista.