Due bambini, uno di 11 anni e uno di due mesi sono ricoverati in gravi condizioni a causa del Covid-19. Entrambi sono in cura all’ospedale di Palermo.
Un bimbo di 11 anni e un altro di soli due mesi sono ricoverati all’ospedale di Palermo dopo essere risultati positivi al virus da Covid-19. I medici hanno rivelato che le patologie che hanno colpito i bambini sono pregresse. Nel frattempo, in Sicilia si sono registrati dei contagi in aumento, tanto che le infezioni sono del 92%.
Secondo quanto è stato detto dai sanitari dell’ospedale Di Cristina di Palermo, i due bambini avevano delle patologie pregresse, tuttavia sono due casi molto gravi. La responsabile della direzione medica, ha detto che pure i bambini si ammalano di Covid, per questo motivo è importante che i familiari si vaccinino.
La dottoressa ha ribadito come i vaccini contro il virus siano fondamentali. “Solamente con la vaccinazione di massa si può impedire il dilagare della variante Delta e della altre varianti – ha detto – e quindi ottenere l’immunità di gregge“. Per questo ci si auspica che anche i ragazzi si vaccinino e tornare a scuola con estrema sicurezza.
Covid, contagi in aumento: due bambini gravi in Sicilia
In Sicilia i contagi di Covid-19 sono in continuo aumento. La positività e le conseguenti patologie dei due bambini, di 11 anni e due mesi, ricoverati all’ospedale di Palermo sono solo due dei molteplici casi. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 386 positivi su 9.583 tamponi fatti alla popolazione. Il tasso di positività è in crescita del 4%.
La causa di questa crescita di contagi è dovuta alla variante Delta che prosegue incessantemente e a ritmi sostenuti. I sanitari lanciano l’allarme: rispetto alla scorsa settimana, il tasso dei contagi è salito del 92%, mentre il numero dei pazienti guariti di ieri è di 117.
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Nonostante il numero dei guariti è importante, le terapie intensive continuano a riempirsi. Ed è proprio questa la preoccupazione dei medici. Per questo motivo i sanitari spingono la popolazione verso la vaccinazione. Visto che vedono nella somministrazione delle dosi l’unico strumento possibile per raggiungere l’immunità di gregge.