Carlo Conti in una intervista di marzo al Corriere della Sera ha svelato qual è stato il suo punto di svolta e la reazione della madre alla notizia.
In questo momento, Carlo Conti rappresenta una dei conduttori di spicco della nostra televisione italiana. Artefice di tanti programmi di successo, possiamo dire che la sua carriera sarà ancora e luminosa.
Magari molti non sanno da dove tutto è partito, ora è un volto storico del sistema televisivo ma la sua partenza è lenta e con tantissimi sacrifici. Come sempre, non si deve mai considerare il prodotto finito ma come questo ci arriva ad esserlo. E sicuramente Conti ha fatto di tutto per diventare quello che è oggi.
Non solo questo ma racconterà anche di un grave lutto e quale fu la reazione della madre che aveva idee diverse. Una storia che fa capire che la perseveranza e la volontà di fare, alla fine, porta spesso ai risultati sperati. Carlo Conti ne è un esempio lampante.
L’inizio dell’avventura di Carlo Conti
Al Corriere della Sera, in una intervista di marzo, il conduttore si è raccontato apertamente. Una delle domande più interessanti è stata “Qual è il momento di svolta della sua vita?” La risposta ci fa capire chi è Carlo Conti.
“Mi viene in mente una mattina presto, nel traffico, come ogni giorno, dopo tre anni in banca. La sera, uscivo alle 17 e correvo a fare la radio, gratis. Dal venerdì alla domenica, lavoravo in discoteca guadagnando pochino. Il lunedì ero cotto al pensiero delle otto ore che mi aspettavano a fare cose che non amavo. Quel lunedì, ero in piazza della Liberà e “libertà” era la parola che cercavo. Mi sono detto: basta, vado e mi licenzio”.
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A questa sua azione però ha avuto una conseguenza. La risposta da parte della madre. Come ricorderà il conduttore, suo padre è mancato quando aveva 18 mesi e sua madre ha dovuto lavorare per fargli prendere un diploma con la speranza di un posto fisso, cosa che poi non si è verificata. La reazione della madre è stata: “Può immaginare la festa quando fui preso in banca e la tragedia quando confessai che mi era licenziato: ebbe un mancamento. Poi, si riprese e mi disse: la vita è tua e decidi tu; se non ci credi te, chi ci deve credere?”