Romina Carrisi, volto noto di ‘Oggi è un altro giorno‘, resta allibita e senza parole “…orribile violenza“: ecco cos’è successo
Amatissima dal pubblico, molto seguita sui social ed altrettanto in televisione ogni qual volta se ne presenta l’occasione, Romina Carrisi continua a stupire i suoi seguaci, ma questa volta è lei a restare allibita e senza parole: “…orribile violenza“.
Come in tantissimi sicuramente già sapranno, la nota figlia di Albano è stata spesso in televisione di recente grazie alla sua splendida partecipazione a ‘Oggi è un altro giorno‘ che, com’è noto, ha aggradato l’interno pubblico televisivo.
Forse non tutti lo sanno, la la Carrisi è cresciuta negli Stati Uniti d’America dove ha lavorato come cameriera in un night club ed in Italia, per qualche tempo, ha fatto anche la commessa, ma ha poi dovuto smettere perché in tantissimi la riconoscevano.
Tra le sue partecipazioni televisive in Italia, in moltissimi sicuramente la ricorderanno nell’iconica e seguita fiction Rai dal titolo ‘Don Matteo‘. La figlia di Albano è ancora giovanissima e sicuramente i suoi fan la vedranno ancora in tv per molto tempo.
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Romina Carrisi, denuncia la violenza transfobica
Romina Carrisi, come sicuramente in molti già sapranno, è sempre pronta a schierarsi contro le ingiustizie ed anche questa volta ha deciso di farlo con una storia sulla sua pagina Instagram.
La figlia di Albano ha ripreso il post del famoso regista Sebastiano Riso ed ha scritto: “Per cortesia leggete il post della orribile violenza che ha subito il mio amico Sebastiano Riso“, poi continua scrivendo: “Dobbiamo mettere una fine a questo abuso e trionfo dell’ignoranza“.
Il post in questione racconta un terribile accaduto: durante i festeggiamenti per la vittoria agli Europei 2020 dell’Italia, Riso all’inizio del post esordisce: ““Uccidiamo la trans”. “Sei una trans di merda”. Questo è accaduto, l’altro ieri notte, a Roma, in pieno centro, fra l’entusiasmo e i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei“.
Il regista spiega che mentre guardavano la sfilata per i festeggiamenti: “[…] siamo statə accerchiatə da un folle gruppo di trenta persone in quanto persone gender nonconforming, io e un caro amico psicoterapeuta, insieme a due ragazze transessuali conosciute lì per caso“.
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Fortunatamente, sono tutti riusciti a scappare così da evitare botte o chissà che altro. Infine, Riso, come molti altri in questo periodo, chiede a gran voce l’approvazione del DDL Zan per far si che questi episodi non si verifichino mai più.
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