Qualche ore fa, il web è tornato a parlare della bufera che coinvolse Ambra Angiolini nel 1994, quando era al timone della trasmissione “Non è la Rai”.
“Non è la Rai” è stato un programma televisivo che ha incollato alla televisione milioni di ragazzine in tutta Italia. Lo show di Italia 1 è diventato un’icona degli anni Novanta, creando in Ambra Angiolini un vero e proprio modello da seguire per le ragazzine dell’epoca.
Il programma è andato in onda dal 1991 al 1995. La prima edizione è stata ad Enrica Bonaccorti, mentre la seconda da Paolo Bonolis. L’attuale attrice e presentatrice italiana è subentrata nelle ultime due edizioni, facendo diventare lo show televisivo un vero e proprio manifesto generazionale.
Ma dietro il successo di “Non è la Rai” c’era Gianni Boncompagni. Sua l’idea di buttare nella mischia la Angiolini, facendola diventare capostipite delle ragazze nello studio 1 del Centro Safa Palatino di Roma.
L’esercito delle giovani ragazze era guidato da Ambra che, a sua volta, riceveva i suggerimenti via auricolare da Boncompagni. Suggerimenti che arrivarono anche quando si accese la polemica in piena campagna elettorale. Quando la stampa si ribaltò per una frase che fece scoppiare il caso-Ambra.
Ambra Angiolini usata dalla politica, la frase che causò scompiglio
Era il 1994 e l’Italia si trovava nel pieno della campagna elettorale, pronta a tornare alle urne per le nuove elezioni politiche. I politici erano in fermento e in televisione spopolavano i dibattiti politici. Proprio in questo contesto così acceso, fa irruzione una ragazzina protagonista di un programma televisivo su Mediaset.
Durante il programma “Non è la Rai”, l’allora sedicenne Ambra Angiolini uscì con una frase che fece scalpore nell’Italia dell’epoca: “Il Padreterno sta con Berlusconi, Satana con Occhetto”. Un’affermazione che fece tremare il Parlamento, visto il grande seguito della giovane presentatrice.
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Alcuni politici chiesero, addirittura, l’intervento del garante. In seguito Ambra rivelerà che quella frase le era stata suggerita in auricolare da Boncompagni che, a sua volta, aveva pensato di far dire quella cosa alla Angiolini per scherzo e per smorzare il momento. Ma non avevano fatto i conti con il clima acceso del momento.
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