L’Isis ‘marcia’ su Roma? La minaccia: “La prenderemo”

Isis, dopo il vertice anti-terrorismo la minaccia a Roma. Lo Stato Islamico non ha smesso di sognare l’Europa: “La prenderemo.”

Isis Roma minaccia
Fonte Foto Getty Images

Lo scorso giugno ha avuto luogo a Roma un importante vertice Italia-USA per fare il punto sulla lotta al terrorismo. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato a Palazzo Chigi il segretario di Stato USA Bliken.

Un resoconto dell’incontro tra i due – stando a Newsmondo.it – sarebbe stato pubblicato su una rivista vicina all’Isis, pronta a rivendicare la sua volontà di attaccare Roma e l’Europa. Hanno infatti fatto seguito una serie di minacce rivolte alla Capitale e all’Europa intera.

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Roma sulla lista nera dell’Isis: “I giorni della battaglia stanno arrivando”

guerriglieri della jihad non hanno mai nascosto la volontà di intraprendere un ‘crociata’ verso Roma, pare infatti che la Capitale e l’Europa intera siano tra i bersagli dei mujaheddin – i combattenti della Guerra Santa.

Nell’articolo del giornale vicino all’Isis, citato anche da Repubblica.it, la presa del continente europeo rientrerebbe in una promessa fatta da Dio ai suoi fedeli. Tuttavia nel testo Sacro si parla della presa di Costantinopoli – ex capitale dell’Impero Romano d’Oriente – e non dell’odierna Roma.

Le minacce a Roma e all’Europa sono state intercettate dall’intelligence italiana. I nostrani 007 non si dicono eccessivamente preoccupati dall’Isis che incita così i suoi guerriglieri “I giorni della battaglia stanno arrivando.”

Isis, minaccia reale o propaganda?

Attualmente le forze dell’Isis sono concentrate in Africa, come è emerso dal summit tenutosi a Roma lo scorso giugno. Il nuovo fronte anti-terrorismo è quindi collocato nell’Africa subsahariana, con particolare attenzione a Sahel, verso il confine europeo.

Al Summit hanno fatto seguito una serie di messaggi da parte dell’Isis, gran parte dei quali sono stati intercettati dai Servizi Segreti italiani. Roma viene indicata tra i bersagli più importanti per i guerriglieri del jihad, che spesso negli ultimi anni hanno rievocato i versetti apocalittici dei testi antichi del Corano.

I messaggi intercettati di recente presentano minacce più concrete come riportato da La Repubblica, “Ci prepariamo da tempo e siamo certi di prenderla” scrivono infatti. Tuttavia gli 007 italiani, che negli ultimi anni non hanno mai abbassato la guardia nei confronti dell’Isis, non si mostrano in allerta.

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Il motivo? Quello che è emerso dalle analisi degli esperti è che i messaggi sono un modo per rinvigorire le truppe, si tratterebbe quindi di appelli propaganditistici più che di effettive minacce a Roma e all’Europa.

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