Italia-Spagna, 3 curiosità imperdibili: l’episodio ha fatto storia

Tutto pronto per la semifinale di Euro 2020 tra Italia e Spagna: la sfida infinita, le 3 curiosità imperdibili, un episodio ha fatto la storia

Italia - Spagna, 3 curiosità imperdibili: l'episodio ha fatto storia
Italia (fonte foto: Facebook, @NazionaleCalcio) – Spagna (fonte foto: Facebook, @SeFutbol)

Emozioni a non finire, ansia ed entusiasmo da parte dei tifosi per Italia vs Spagna, la sfida valevole per la semifinale di Euro 2020, con le due nazionali pronte ad affrontarsi. È una sorta di ‘clasico’ Europeo, il match tra la Nazionale Italiana e quella Iberica, con tantissimi precedenti, vittorie da una parte e dall’altra e momenti memorabili.

Mentre i tifosi si avvicinano, contando i minuti, alla sfida dalle grandi emozioni, può venire la voglia di approfondire alcune curiosità che contraddistinguono proprio tale sfida. Gli aneddoti e i particolari di certo non mancano.

Di seguito, le tre curiosità imperdibili che riguardano l’importante match, tra cui un episodio, ben noto e che ha fatto storia, avvenuto per la prima volta proprio in un confronto tra la nazionale italiana e quella spagnola.

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Italia – Spagna 1934, il caso Zamora: l’ipotesi legata a Mussolini?

La prima delle tre imperdibili curiosità riguarda il match che risale al 1934, disputato allo stadio Berta di Firenze e valido per i quarti di finale.

Gli appassionati di calcio e di sfide tanto epiche sapranno che si trattò di una partita dove non mancarono interventi forti, in alcuni casi oltre il regolamento. Ad andare in vantaggio fu la Spagna con Regueiro, ma prima della fine del tempo l’Italia pareggia grazie a Ferrari, con un gol che ricevette forti proteste dagli avversari.

Il portiere Zamora infatti, durante il calcio di punizione, venne ostacolato e non ha modo di trattenere il pallone, su cui arriva proprio Ferrari a segnare. Sembra, stando al racconto di alcuni, che l’arbitro volesse in un primo momento annullare la rete, salvo poi decidere diversamente, parrebbe in base all’indicazione del guardalinee.

Dopo una serie di interventi che fecero discutere molto, con falli ed una foga agonistica davvero accesa, il match si conclude in parità anche dopo i supplementari, e per le regole che vigevano allora, la partita andava rigiocata.

Il giorno successivo alla battaglia sportiva, le squadre sono dunque di nuovo in campo, ma il risultato sarà alla fine diverso. Le formazioni presentano dei cambi, anche in virtù degli acciacchi dei calciatori arrivati proprio in virtù dei tanti scontri della battaglia del giorno prima.

La Spagna ne cambia 7, l’Italia 4, e anche in questa occasione non mancano interventi molto duri, non si risparmiano contrasti. L’Italia vince e ha la meglio, pur se con degli interventi arbitrali ritenuti da alcuni discutibili. Ma a colpire l’attenzione è anche un altro dettaglio.

Tra i calciatori della Spagna sostituiti tra un match e la sua ripetizione, vi fu anche il portiere Zamora, fuoriclasse e campione di quella nazionale che, con le parate, aveva più volte salvato il risultato in precedenza.

Diverse le ipotesi e le teorie a proposito della sua assenza, con il calciatore che ufficialmente, si legge su calciomercato.com, lamentò una lesione alla coscia destra in seguito ad uno scontro.

Non mancano però le ipotesi da parte di qualcuno che ha teorizzato, al riguardo, che sia stato Mussolini ad intervenire sulla vicenda e a muoversi con il Governo Spagnolo. Il presunto obiettivo sarebbe stato quello di escludere il calciatore più forte di quella squadra.

Non vi sono chiaramente certezze, non vi è mai stata alcuna conferma in tal senso e tali ipotesi e voci restano dunque tali, andando ad unirsi all’insieme di curiosità, storie o leggende che rendono tanto affascinanti le partite.

Italia – Spagna 1994: la gomitata di Mauro Tassotti a Luis Enrique, la prima volta della prova tv

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M. Tassotti (fonte foto: GettyImages)

Tra le curiosità inerenti a tale sfida, non può mancare quella che risale ai quarti di finale negli USA, nel 1994, con una scena, un momento preciso della partita che è entrato nella mente e nei ricordi davvero di tutti gli appassionati.

L’Italia di Arrigo Sacchi sta difendendo il risultato di 2-1 e arriva un cross ‘spagnolo’ dalla destra. Mauro Tassotti prova a difendere la propria area e rifila una gomitata al calciatore avversario Luis Enrique.

L’arbitro lascia correre e non si accorge di nulla, mentre il calciatore della Spagna, dopo esser rimasto a terra per un po’, cerca proprio Tassotti, intanto allontanatosi. Lo stress, la tensione, il caldo, la stanchezza tirarono un brutto scherzo a Tassotti in quel momento.

Naso sanguinante e grande nervosismo per Luis Enrique, fu il replay a chiarire la dinamica di quanto erra accaduto. Fu però la prova televisiva che portò Tassotti alla squalifica per ben 8 giornate, con quel match che restò l’ultimo in nazionale, per lui.

I due avversari, negli anni, hanno avuto modo poi di chiarirsi, e lo stesso Tassotti anni or sono ritornò in un’intervista su quell’episodio, spiegando: “Purtroppo è una cosa che è diventata parte integrante della mia carriera. Ho fatto una stupidata, una grossa stupidata di cui ero già pentito un minuto dopo”. 

Come si legge su persemprecalcio.it, quella fu la prima volta che venne applicata la prova TV.

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Italia – Spagna amichevole 2004: l’ultima partita in nazione di Roberto Baggio

Va detto che di curiosità, aneddoti e particolari a proposito di Italia e Spagna ve ne sarebbero davvero tantissimi, e gli stessi fan ne ricordano di certo molti altri. In una lista che ne comprende tre però, forse, non può mancare quella inerente al ‘Divin Codino’ Roberto Baggio.

Fu proprio infatti un match tra la nazionale italiana e quella spagnola, e nella fattispecie una amichevole giocata nel 2004 allo stadio Luigi Ferraris di Marassi, l’ultima partita in nazionale di uno dei più grandi calciatori a livello italiano e mondiale, Baggio per l’appunto.

Un genio del calcio, un mago del pallone che, con quella sfida, salutò la maglia della nazionale.

La partita, che ebbe luogo nell’aprile del 2004, finì con il risultato di parità, ovvero per 1-1, ma tutti gli occhi in quell’occasione erano per Roberto Baggio. Una serata indimenticabile con aspetti emotivi molto intensi, il pubblico lo accompagnò durante l’uscita dal campo con una standing ovation semplicemente da brividi.

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