Non ci sono parole per commentare la scomparsa della più grande donna dello spettacolo d’Italia. Raffaella Carrà lascia un vuoto incolmabile.
Raffaella Carrà ci ha lasciati. Quella che si può definire senza iperboli l’icona dello spettacolo più celebre e amata d’Italia lascerà un vuoto incolmabile, sul piccolo schermo e nei nostri cuori. Riassumere la sua poliedrica carriera sarebbe un’impresa improba, e in questo caso riduttiva.
La “regina della TV italiana” (e non solo) è stata tutto: showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva e radiofonica, autrice. Soprattutto, è stata parte di noi, delle nostre emozioni e del nostro patrimonio culturale. Lascerà un vuoto immenso e incolmabile.
Raffaella Carrà, età e causa della morte
La stella più luminosa del firmamento che si staglia in alto sul mondo dello spettacolo, aveva solo 78 anni. Nata a Bologna il 18 giugno del 1943, li aveva peraltro compiuti da poco.
La sua scomparsa è stata repentina e improvvisa, ed è avvenuta senza che nessuno potesse nemmeno solo immaginare un epilogo simile. Era tuttavia malata da tempo, probabilmente di un male incurabile, per il quale non c’è stato purtroppo nulla da fare.
I funerali e le ultime volontà
Il decesso si è verificato intorno alle 16 e 20 di questo pomeriggio, il 5 luglio 2020. Pertanto, le modalità e la data dei funerali sono ancora ignote. Tuttavia nelle sue ultime disposizioni, Raffaella Carrà aveva chiesto ai suoi cari nulla di troppo sontuoso: una semplice bara di legno e un’urna per contenere le sue ceneri. Nulla più.
L’annuncio della morte e i messaggi di cordoglio
«Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Sono queste le parole dell’uomo della sua vita Sergio Japino, che ci hanno dato notizia del tragico e luttuoso evento.
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La piangono gli affetti familiari, gli amici e i collaboratori di una vita, il mondo dello spettacolo, dalla tv al cinema e alla radio. La piange l’Italia intera. Che ancora fatica a fare i conti con una notizia tanto dolorosa. L’unica consolazione è questa: la sua iconica presenza scenica, ciò che ha fatto per i diritti e per l’emancipazione, la sua musica, la sua allegria, il suo sorriso. Tutto questo, la sua leggenda, rimarrà immortale.
