In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il conduttore Flavio Insinna ha raccontato il suo modo di fare politica.
In una intervista, che oseremo definire a cuore aperto, rilasciata al Corriere della Sera il conduttore di Rai 1, Flavio Insinna, ha rilasciato dichiarazioni molto importanti. Soprattutto su quello che riguarda la politica.
Come ben sappiamo, il momento storico politico è un po’ particolare e instabile. Una classe politica atrofizzata e arretrata che non trova molti consensi, indipendentemente dal partito di riferimento. Per questo motivo, dato l’uomo di grande cultura che è Insinna, il giornalista del Corriere lo ha stuzzicato su una possibile scesa in campo del conduttore in questo campo.
La risposta è stata molto netta e ci farà capire come mai certe personalità non si avvicinano a quel mondo e preferiscono fare una politica personale. Probabilmente, la politica a grandi livelli si fa troppo spesso con compromessi che non tutti sono disposti ad accettare.
Flavio Insinna e il suo fare politica
Nell’intervista ci sono altri pezzi di Flavio Insinna ma quello sulla politica è davvero cruciale. La domanda è stata secca e precisa che non lascia spazio ad ulteriori pensieri. Ecco la domanda: “Le hanno proposto di entrare in politica?”
La risposta, come nello stile del conduttore, è stata molto schietta e sincera: “No. Io ho un rapporto fortissimo con Gino Strada e Emergency; con il sindacalista Aboubakar Soumahoro; ho un’attività importante nelle terre confiscate dalla camorra a Maiano di Sessa Aurunca. Nel mio piccolo faccio politica così. Penso che la mia grandissima fortuna che ho avuto nella mia vita la devo rimettere in circolo. Mio papà era medico e mi ha insegnato che ci si aiuta, ci si salva, in mezzo al mare ancora di più”.
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Questo è il modo di fare politica di uno dei volti simbolo della Rai. Un modo “intimo” ma che sicuramente aiuta molto più di certi esponenti politici che danno solo fiato alla bocca senza risolvere nulla. E questa cosa ci fa capire che se tutti facessero qualcosa allora si potrebbe davvero sperare in un futuro migliore di questo paese.