Ancora una volta i vaccini anti-Covid sono nella bufera. La scoperta di un farmacista nel sangue di suo figlio genera paure ed incertezze.
Mal di testa, stanchezza, spossatezza, fiacchezza. Sono tutti piccoli sintomi che possono provocare i vaccini contro il virus da Covid-19. Spesso, a questi si aggiunge anche febbre e fastidi intestinali. Tutte cose normali, ma perché ci sentiamo così? La spiegazione ce l’ha data un farmacista.
Un farmacista di Bari, dopo che il figlio è stato vaccinato con il siero Pfizer, ha deciso di approfondire gli effetti collaterali. Il ragazzo, quasi maggiorenne, qualche giorno dopo la somministrazione della prima dose ha riscontrato spossatezza prolungata e stanchezza ricorrente. Dei sintomi comuni a molte persone che si sono sottoposte al vaccino anti-Covid.
Tuttavia, questa volta il farmacista, insieme ad un amico medico, ha deciso di approfondire la cosa. E, quindi, capire cosa ci fosse dietro tutta quella spossatezza del ragazzo, tanto da avere difficoltà anche a deambulare. L’uomo, ha raccontato tutto tramite il suo profilo social.
Vaccini Covid, la scoperta del farmacista
Il farmacista, grazie anche all’aiuto di un medico, ha deciso di fare controlli più approfonditi. E capire perché si avverte tutta quella stanchezza dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid. Per vederci chiaro, i due sono andati ad analizzare l’enzima cardiaco: troponina.
Questo enzima, insieme ad altri, sottolinea la “presenza di eventuale miocardite e pericardite – scrive il farmacista – una patologia da non sottovalutare”. Questa è una piccola infiammazione del tessuto muscolare del cuore, che colpisce principalmente i più giovani. Soprattutto i maschi, tra i 16 e i 18 anni.
La maggior parte dei casi, questo evento guarisce da solo, senza interventi medici. Altre volte, tuttavia, potrebbe sfociare in forme più acute, che mettono in pericolo la vita delle persone. Per questo motivo, il farmacista sottolinea il fatto che, in caso di spossatezza prolungata, è bene sottoporsi a dei controlli più approfonditi. Prima che la patologia peggiori.
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Tempo fa, lo stato di Israele aveva lanciato l’allarme sulla miocardite e pericardite legate al vaccino Pfizer e Moderna. Nella nazione si erano registrati circa 148 casi, nell’arco dei mesi tra dicembre e maggio. I più colpiti sono stati i giovani, tra i 16 e i 19 anni. Tuttavia, circa il 95% aveva riportato sintomi lievi.