Oggetto per bimbi transgender scatena le polemiche: scandalo o normalità?

La vendita di surrogato dei genitali maschili per bimbi transgender ha prevedibilmente innescato le polemiche. Hanno ragione di essere?

bambini transgender (Adobestock)
bambini transgender (Adobestock)

Come per tutte le novità più o meno dirompenti, anche qualcosa come i “micropeni” tessuti all’uncinetto, sulle prime possono lasciare molto perplessi. Questo viene accentuato dal fatto che questi singolari prodotti sono indirizzati ai bambini transgender.

La messa in commercio della merce prodotta da Stitchbag Studios e venduta sul sito Transkids ha prevedibilmente già provocato qualche titolo sensazionalistico e molte polemiche. In Inghilterra e negli Stati Uniti, ma anche in Italia. Si tratta dunque di una crudele manipolazione a danno dei più piccoli, propugnata dai famigerati lobbisti della “teoria gender”? Non proprio. Anzi, per niente.

I micropeni di stoffa: affronto “gender” o aiuto per bambini transgender?

Quello che si può definire brutalmente micropene all’uncinetto si chiama in realtà “Jr.Bug soft packer”. Si tratta di una tipologia protesi personalizzata per adolescenti e bambini transgender, morbida e resistente. Si tratta di oggetti leggeri, facili da applicare e comodi da indossare anche per lunghe applicazioni, e si conservano a lungo.

I packer fatti a mano arrivano sul mercato in sostituzione alle protesi in silicone, che erano scomode, pesanti e indaginose da pulire e indossare. Anche il prezzo di poco più di 20 dollari è molto competitivo rispetto alle controparti. Ma non è questo il punto. Queste protesi, sempre meno invasive, vanno incontro a necessità molto particolari.

Lo sviluppo atipico dell’identità di genere non è una moda del momento o il risultato deviante delle teorie gender. Jiska Ristori, psicoterapeuta del Centro Interdipartimentale Assistenza Disturbo d’Identità di Genere dell’ospedale Careggi di Firenze ha dichiarato che «questo allarmismo sociale nei confronti del minori transgender sia frutto di cattiva informazione sull’argomento e di un sottofondo culturale omotransfobico».

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I destinatari dei micropeni sono persone in grande sofferenza. Si tratta di persone in età infantile caratterizzate da disforia di genere. Si tratta di bambini che maturano un vero disgusto per il pene e i testicoli e bambine che rifiutano le mestruazioni, per essere espliciti.

Non è raro che questa condizioni pesantemente la qualità della vita e comprometta la salute psicologica dei più piccoli e fragili, che quindi possono trarre vantaggio anche da un oggetto per noi così curioso e buffo.

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