Vite al limite, quali sono i casi più drammatici della storia dello show televisivo? Ecco i momenti più tristi del programma.
Su Real Time da diversi anni vanno in onda gli episodi di Vite al limite, il programma nato negli Stati Uniti come My 600 lb Life. Lo show televisivo ha un successo planetario, merito anche per le storie coinvolgenti dei protagonisti che ne prendono parte.
Le storie hanno il più delle volte un lieto fine ma purtroppo non per tutti i pazienti, ecco i risvolti più sfortunati dello show che hanno colpito il pubblico e il Dottor Nowzaradan.
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Vite al limite, le storie senza lieto fine
Tra i personaggi che hanno colpito il pubblico di Real Time c’è certamente Robert Buchel, che ha dovuto superare oltre ai suoi problemi di peso anche quelli con la dipendenza da Dilaudid.
Grazie all’amore per Kathryn in un primo momento Robert era riuscito a superare i suoi problemi ma dopo l’intervento è tornato ad avere problemi con la dipendenza. Buchel è morto durante le riprese nel novembre del 2017.
Anche la storia dei fratelli Assanti, Steven e Justin, i due fratelli non hanno mai portato a compimento il programma a causa degli atti di bullismo del primo nei confronti del secondo al punto da fargli lasciare le cure con il Dottor Nowsaradan.
Tra i protagonisti che hanno maggiormente colpito il pubblico di Vite al limite c’è Sean Milliken. Il giovane sembrava aver risposto per il meglio alle cure del Dottor Now, tuttavia nel 2018 durante le riprese di Vite al limite e poi il pubblico ha scoperto che il giovane aveva perso la madre a seguito di un’insufficienza renale. Anche per Sean la vita non ha avuto un lieto fine: il ragazzo è venuto a mancare nel 2019 all’età di 29 anni.
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Sorte non meno tragica quella di James King, le cui violazioni al programma gli sono costate la partecipazione allo show per volere del Dottor Nowzaradan. Nel 2020 King è morto all’età di 49 anni stando ma quanto riportato dal telematico TMZ.
