Mario Draghi nel suo discorso al Senato ha espresso con decisione la propria posizione nei confronti della Chiesa e del Ddl Zan.
Probabilmente non sarà nella rosa dei candidati alle prossime elezioni. Al massimo il suo obiettivo resta il Quirinale. Mario Draghi insomma non ha bisogno di tenersi buono proprio nessuno e va dritto per la sua strada, giusta o sbagliata che sia. Proprio per questo il Premier non ha esitato a fare la voce grossa con la Chiesa.
Nei giorni scorsi il Vaticano aveva richiesto il rispetto della Convenzione stipulata anni fa con lo stato italiano. Oggetto della discordia il famoso Ddl Zan, che a detta della Santa Sede potrebbe ledere la libertà di espressione e pensiero.
Salvini-Draghi: sarà scontro?
Draghi però, intervenuto al Senato, è stato molto diretto: “Il nostro è uno Stato laico”. Una presa di posizione forte, rimarcata dalle parole successive. Il Premier, infatti, ha fatto presente che l’Italia si è schierata contro le leggi promulgate da Orban in Ungheria. Insomma parole taglianti, forse anche un po’ inaspettate. Chi si aspettava di vederlo un po’ “democristiano” è stato deluso.
La presa di posizione di Draghi, che pure ha rimarcato il fatto che è giusto che il Ddl Zan venga discusso in parlamento, è un ceffone in pieno volto ad uno dei membri della sua maggioranza: Matteo Salvini. Il leader della Lega, infatti, nei giorni scorsi aveva accolto l’invito della Chiesa con giubilo, tanto da fare proclami a destra e a manca in TV.
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Il “suo” Premier però ha espresso una posizione decisamente opposta a quella di Salvini sull’argomento. Come già accaduto su altre questioni però difficilmente vedremo il numero uno della Lega scagliarsi contro Draghi, più facile invece che se la prenda con il Governo del quale, lo ricordiamo, ne fa parte anche lui.