Alle prossime Olimpiadi ci sarà per la prima volta un’atleta transgender: Laurel Hubbard sarà anche la sollevatrice più anziana ai Giochi.
Per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici ci sarà la partecipazione di una persona transgender. Una decisione molto importante che segna anche il passo dei tempi.
Laurel Hubbard all’età di 43 anni parteciperà ai Giochi. E’ riuscita ad entrare arrivando quarta tra le donne di 87 kg e oltre. Ha sollevato 185 kg in due sollevamenti che gli hanno permesso di staccare il pass per Tokyo. Lei sarà uno dei cinque membri della squadra della Nuova Zelanda.
L’atleta si dice felicissima della partecipazione e che i suoi tanti sacrifici siano stati ripagati. Naturalmente questa decisione ha portato delle polemiche che si trascineranno per tutta la durata delle Olimpiadi.
Le polemiche attorno a Laurel Hubbard e la partecipazione alle Olimpiadi
La sua selezione ha suscitato enormi polemiche perché la sua partecipazione nella sezione femminile porterebbe uno vantaggio sleale. Aggiungendo che, all’inizio aveva partecipato come Gavin Hubbard, stabilendo anche dei record nazionali nelle competizioni Junior.
La Hubbard, però, non ci sta e dice che comunque ha faticato per raggiungere Tokyo. Si è pure rotta un braccio ai Giochi del Commonwealth tre anni fa e le dissero di una carriera che era giunta al termine. Lavorando e con tutto il sostegno avuto è riuscita a superare quel periodo tremendo.
Anche la sua probabile avversaria, la belga Anna Vanbellinghen ha voluto dire la sua. Affermando che, riconosce le difficoltà di inserire la partecipazione transgender in un quadro legale così da rendere anche solo una discussione del tutto impossibile. Tuttavia, chi pratica questo sport sa che tutto dipende dalle proprie ossa e questa situazione è ingiusta sia per lo sport che per gli atleti.
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Un caso che sicuramente continuerà a discutere e che vedremo se porterà alla vittoria la Hubbard o le altre le soffieranno una vittoria che, almeno sulla carta, appare scontata.