Italia-Galles, Nazionale nella bufera: “È vergognoso” (VIDEO)

La nazionale si è clamorosamente divisa in occasione del ricordo di Boniperti, storico dirigente juventino appena scomparso: cosa è successo.

Nazionale Italiana di Calcio (GettyImages)
Nazionale Italiana di Calcio (GettyImages)

Non solo Black Lives Matters, e le conseguenti polemiche su “io non mi inginocchio”. Ora anche il ricordo del compianto Giampiero Boniperti. La nazionale di calcio italiana pare essere coesa e formidabile in campo ma drammaticamente divisa quando si tratta di commemorazioni che dovrebbero unire tutto lo sport e non solo.

Il nostro paese è da sempre frammentato da tifoserie e campanilismi. Funestato da agonismo sportivo che si manifesta con implacabile antagonismo. E avvilito da una competizione sportiva che troppo spesso diventa implacabile anche quando si tratta di ricordare un grande personaggio appena scomparso. É accaduto anche stavolta.

Caso Nazionale: il lutto per Boniperti non supera i campanilismi?

Durante l’ultimo match della fase a gironi degli Europei 2020-2021, La nazionale italiana sfidava il Galles. Solo 48 ore prima era venuto a mancare Giampiero Boniperti, calciatore e dirigente sportivo di altissimo livello.

Il suo nome è indissolubilmente legato alla Juventus, sia nella sua prima vita da centrocampista e attaccante campione di presenze e reti, sia nella sua incarnazione come dirigente. Partecipe, in un modo o nell’altro, dei massimi successi sportivi della squadra più titolata del calcio italiano, si trattava di una delle personalità più importanti nell’intera storia della FIGC.

Gli Azzurri si sono sentiti in dovere di omaggiarlo durante la partita contro i gallesi, fasciandosi il braccio con una fascia nera in segno di lutto e di rispetto. Se i giocatori in campo hanno tutti vestito la fascia, lo stesso non si può dire della panchina e dello staff tecnico.

Solo Gianluca Vialli (ex juventino) ha esibito la fascia per Boniperti, mentre si è fatta notare la mancanza del distintivo luttuoso del CT Roberto Mancini e di Gabriele Oriali. Entrambi hanno una lunga storia sportiva legata all’Inter, controparte di un accesa rivalità con la Juve nel cosiddetto “derby d’Italia”.

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Non si conoscono i motivi di questa decisione. Sui social però qualcuno ha già notato la cosa e ha aperto la polemica al grido di: “È una vergogna”. Molti infatti hanno legato la cosa al fatto che Mancini e Oriali hanno alle spalle un trascorso nell’Inter, storica rivale dei bianconeri.

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