Nell’arco della sua lunghissima carriera, Raffaella Carrà ha collezionato tantissimi successi in giro peri il mondo. Ma in pochi sanno che a dirle “no” fu uno dei più grandi registi della storia del cinema.
Nata il 18 giugno 1947, Raffaella Carrà, al secolo Raffaella Pelloni, è un’icona della musica italiana. Cantante, attrice, conduttrice, ballerina è stata un pò di tutto, diventando una delle regine della televisione che ha contribuito a rivoluzionare il modo di fare spettacolo ed è stata una figura fondamentale per l’emancipazione femminile dagli anni Settanta in poi.
Il caschetto biondo della televisione italiana ha accompagnato per anni il pubblico che le è stato sempre fedele, seguendo i suoi programmi e sostenendo il suo lavoro. Una showgirl di quelle che oggi non esistono più, capace di superare sé stessa.
Il “Tuca tuca”, “Ma che musica maestro”, “Tanti auguri”, “A far l’amore comincia tu”, sono solo alcune canzoni che hanno girato il mondo. Ma la carriera di Raffaella Carrà non è iniziata con la musica, bensì con il cinema. La cantante, infatti, ha collaborato con importanti attori e registi italiani, ma è stata rifiutata da Vittorio De Sica.
Raffaella Carrà, il cinema ed il “no” di De Sica
Quando aveva solo cinque anni, Raffaella Carrà ha fatto il suo debutto cinematografico nel film “Tormento del Passato” di Mario Bonnard. L’amore per il cinema la cattura, tanto che decide di studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, diplomandosi nel 1960. Nello stesso anno prende parte al film “La lunga notte del ’43” di Florestano Vancini.
In seguito saranno tantissimo le pellicole che la vedranno tra le protagoniste. Tra queste ricordiamo “I Compagni” di Mario Monicelli, accanto ad uno dei più grandi del cinema Marcello Mastroianni; e “Il Colonnello Von Ryan”, che la vede sul set insieme a Frank Sinatra.
Ma prima di diventare la “Raffa Nazionale”, Raffaella Carrà fu scartata da Vittorio De Sica per il film “La Ciociara”. Nel 1960, lo stesso anno in cui si diploma alla Centro Sperimentale, sostenne anche un provino per ottenere la parte di Rosetta, quella che era la figlia della protagonista Cesira, interpretata da Sophia Loren.
Dalla pellicola, che diede alla Loren una fama internazionale immensa e un meritato Premio Oscar, però Raffaella fu scartata. La motivazione che diede all’epoca Vittorio De Sica fu perché la Carrà era considerata troppo grande per interpretare quel ruolo.
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Con il senno del poi, veder recitare insieme Raffella Carrà e Sophia Loren sarebbe stato un evento straordinario. Ma forse le cose dovevano andare così.