Apprezzatissimo scrittore e giornalista tetraplegico, Antonio Giuseppe Malafarina ha una storia tragica alle spalle, ma forza da vendere.
Antonio Giuseppe Malafarina è caleidoscopiamente la somma di diverse identità. Giornalista, scrittore, poeta, persona tetraplegica, alfiere dei diritti dei disabili. Uomo con sentimenti, affetti, aspirazioni.
Proviamo a tracciare un profilo di una delle principali firme che raccontano la disabilità, attraverso il blog InVisibili del Corriere della Sera.it e Superando.it. Qual è la storia dell’autore del libro Poesia e dell’uomo promotore della legge Dopo di Noi?
Il punto di svolta nella vita di Antonio Giuseppe Malafarina è stato il 13 settembre del 1988. Si trovava in vacanza in Calabria, poco più che diciottenne. Un tuffo al mare con gli amici, si trasforma in un tragico incidente. Da quel giorno, Antonio Giuseppe si ritroverà tetraplegico, dopo aver affrontato una difficilissima nottata in ospedale, trascorsa tra la vita e la morte.
L’Ospedale di Legnano, avanzato centro per il trattamento acuto delle lesioni spinali, riesce a salvarlo da una situazione critica, che gli impediva addirittura di respirare in autonomia. Dopo mesi di difficoltosa “convalescenza”, tra l’Italia e la Francia, la certezza di rimanere non autosufficiente per tutta la vita.
Seguono momenti di sconcerto e di nuove consapevolezze, che è stato possibile metabolizzare solo con l’apporto «di due genitori straordinari, di grandi amici, di disponibilità sanitaria e di forza di carattere», per usare le parole di Malafarina in un’intervista di Superando.it.
L’incontro contro con la disabilità, che al tempo soffriva di sotto-rappresentazione e del mancato riconoscimento di diritti fondamentali, gli offre però un dono inaspettato. Gli apre le porte di una nuova passione. In ospedale, nel 1989, ha la possibilità di scrivere con un computer (uno dei primi). La paralisi, con il potenziale della tecnologia, poteva essere aggirata, per esprimere finalmente il nuovo, vecchio, sé stesso. «Non mi sembrava vero», ha poi raccontato Antonio Giuseppe.
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Parliamo, naturalmente, dal fortunato approdo alla scrittura, in tutte le sue forme. Un talento che diventa strumento da mettere al servizio di una maggiore conoscenza e consapevolezza sull’universo delle disabilità ( di tutte le sue sfumature, da quella affettiva a quella della sessualità).
C’è ancora molto da fare per migliorare la vita di chi viene a trovarsi in condizioni di inabilità, dai progressi sul linguaggio alla rimozione di ostacoli materiali e immateriali all’università, al lavoro, nello sport. Antonio Giuseppe Malafarina, con le sue rubriche, i suoi blog e la sua poliedricità di scrittore a tutto tondo, sarà sempre in prima linea a raccontare la battaglia per i diritti, e a raccontarsi.
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