Denise Pipitone, sul noto caso si pronuncia anche Michael Schneider: il sensitivo che non sbaglia mai toglie ogni speranza. Ecco le sue parole.
Dal 2004 manca da casa la piccola Denise Pipitone, scomparsa da casa sua a Mazzara del Vallo non si hanno più notizie sul suo conto. La mamma Piera Maggio non ha mai smesso di cercarla e di sperare di trovarla. Recentemente nuovi risvolti nel caso hanno riacceso la speranza di scoprire cosa sia successo nel 2004 e come mai in tutti questi anni c’è stata grande omertà intorno alla vicenda.
In una recente intervista al Corriere della Sera il noto veggente Michael Schneider ha detto la sua sull’intricata vicenda. La fama dell’uomo è quella di un veggente che non sbaglia mai, per questo le parole arrivano come un duro colpo. Ecco cosa ha detto sul caso di Denise Pipitone.
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Denise Pipitone, parla il veggente tedesco
Michael Schneider in una recente intervista al Corriere della Sera ha voluto dire la sua sul caso di Denise Pipitone, il noto veggente tedesco non sembra avere molte speranze sul ritrovamento della bambina oggi adolescente.
Sul quotidiano ha ammesso “So che le mie parole saranno inaccettabili per Piera Maggio“, tuttavia non ha potuto non dire la sua sulla questione. Il giornalista e sensitivo ha alle spalle un’esperienza di quindici anni, durante i quali ha collaborato gratuitamente con la polizia di tutta Europa.
Di recente il suo aiuto è stato decisivo nel caso dell’omicidio dei coniugi Peter Neumair e Laura Perselli. I due, morti per mano del figlio Benno, sono stati ritrovati non troppo lontano dal posto indicato dal veggente. Per questo motivo le sue parole sono arrivate come un fulmine a ciel sereno.
Il noto veggente ha ammesso “Purtroppo ho la chiara percezione che Denise non sarà mai trovata ed il caso non sarà mai risolto”. Stando alle parole del veggente, infatti, Denise potrebbe non essere mai ritrovata, per questo motivo il suo consiglio per i genitori della Pipitone di andare avanti e chiudere il caso.
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“So che le mie parole sarebbero inaccettabili per una madre” ha ammesso il veggente, ben consapevole che le sue parole potrebbero non essere apprezzate.
