Diversi anni or sono, l’ex pilota Ferrari Michael Schumacher compì un gesto speciale che non è mai stato dimenticato: ora arriva la toccante iniziativa per lui
“Chi ama non dimentica”, è una frase importante, nota e ricorrente, oltre che il titolo di una famosa canzone, che sta a simboleggiare il legame forte con qualcuno, che si nutre dell’affetto, della gratitudine e e della stima, e i cui sentimenti non possono essere dimenticati: ed è proprio ciò che è successo a proposito del grande ex pilota Ferrari Michael Schumacher.
Gli appassionati ed i fan di Schumi, coloro che lo seguono da anni e che grazie e insieme a lui hanno provato emozioni fortissime con i suoi trionfi, forse ricorderanno che diversi anni or sono, nel 1996, quando il pilota aveva all’incirca 27 anni, si recò a Sarajevo, in una Bosnia-Erzegovina ancora ferita e toccata dalla guerra.
Fu un gesto molto importante quello del campione, che lo vide tra i protagonisti di un’iniziativa legata ad un progetto dell’Unesco. Schumacher portò sorrisi e giocattoli in una struttura ospedaliera che ospitava diversi bimbi feriti e con traumi subiti legati al conflitto nell’ex Jugoslavia.
Tra quei bambini, oggi cresciuti, c’era anche dami Vatres che, all’epoca della visita, aveva 9 nove anni. Si ritrovava purtroppo senza un occhio ed un avambraccio in seguito allo scoppio di un ordigno.
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Un gesto importante, quello compiuto dal grande pilota Michael Schumacher in quel di Sarajevo, che non è mai stato dimenticato da quei bambini, oggi cresciuti, che hanno dato vita ad una iniziativa molto toccante nei suoi confronti.
Vatres, infatti insieme ad altri giovani che lo incontrarono, hanno promosso proprio un’iniziativa che vedrà intitolata una strada proprio al grande campione. Il progetto è stato portato avanti a livello amministrativo e, come riportato dalla stampa locale, il consiglio comunale di Novi Grad Sarajevo ha approvato il cambio di toponomastica.
La strada in questione, stando a quanto si apprende, è lunga quasi 2 chilometri e lega proprio l’aeroporto al quartiere moderno di Mojmilo.
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Un gesto molto importante e dal grande valore, ora che il campione si trova in gravi condizioni di salute, e che restituisce a pieno proprio il senso della gratitudine e della stima, con quei bambini che oggi sentono di ricambiare quanto fatto dal campione nel ‘96 nei loro confronti.
Al sito Klix.ba, Fahri Frij, uno degli ideatori, ha spiegato che “questo è solo il primo passo“, aggiungendo di aver contattato l’ambasciata tedesca e la moglie di Schumacher.
Poi ha aggiunto: “Noi Michael non lo dimentichiamo, perché lui non ha mai dimenticato i giovani di Sarajevo. Decorando i marciapiedi di rosso e bianco, ogni bambino della città può dare il suo contributo”.
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