Le indagini condotte a Cosenza ha portato alla luce qualcosa di sconvolgente. Una madre che vendeva le figlie per avere in cambio qualcosa.
Sono storie che difficilmente si possono comprendere. Storie che fanno male anche solo leggerle. Comprensibile la disperazione in caso di povertà e degrado ma quello che è successo a Paola, in provincia di Cosenza, va oltre ogni minima logica e cha sconvolto tutti.
La madre vendeva le sue due figlie minorenni ad un anziano per pochi euro, sigarette e un po’ di spesa. Ma non è finita qui per, pare, tutto era sotto l’occhio vigile della madre che, evidentemente, aveva dato un prezzo alle figlie. La madre che, alla fine, è risultata essere la nonna delle ragazzine.
Cosenza, le indagini che hanno portato all’arresto della madre
La vicenda è stata scoperta il 17 maggio scorso. La Polizia del commissariato della cittadina del Cosentino, su delega della Procura di Catanzaro ha proceduto all’arresto della nonna e dell’uomo.
Tutto confermate dalle indagini eseguite, era la madre a muovere i fili di questo terribile scenario. Dall’interrogatorio dell’uomo si è avuta la certezza che dietro tutto c’era la madre. Cosa confermata anche dai testimoni che l’uomo ha chiamato in causa. In sintesi: la madre proponeva un accordo all’anziano che avrebbe potuto approfittare delle ragazzine in cambio di piccole e quotidiane cose.
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Continuando la sua deposizione, l’anziano ha anche parlato di episodi che non sarebbero stati isolati. E che la madre vendeva le ragazze anche ad altri uomini. In base al drammatico quadro emerso, l’ordinanza ha sospeso la donna dalla responsabilità genitoriale con l’aggravante che anche la terza figlia, di cinque anni, avrebbe potuto far parte di questo mercimonio sessuale. Le ragazze sono state immediatamente affidate ad una struttura.