Denis Bergamini, il calciatore trovato morto nel 1989: chi era e cosa è noto sul caso della sua tragica scomparsa, le informazioni
Sono trascorsi all’incirca 31 anni dal ritrovamento del corpo senza vita del calciatore Denis Bergamini, trovato morto il 18 novembre del 1989 sulla strada statale 106 Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza: chi era il centrocampista e cosa è noto.
Denis Bergamini chi era: età, altezza, peso, vita privata
- Nome: Denis Bergamini;
- Data di nascita: 18 settembre 1962;
- Età al momento del decesso: 27 anni;
- Segno zodiacale: Vergine;
- Ex partner: Isabella Internò;
- Professione: calciatore, centrocampista;
- Luogo di nascita: Argenta, Ferrara, Emilia Romagna;
- Altezza: ignoto;
- Peso: ignoto.
Denis Bergamini, all’anagrafe Donato Bergamini nasce ad Argenta, un comune della provincia di Ferrara, nella Regione Emilia Romagna, il 18 settembre del 1962; il suo corpo, come detto, viene purtroppo ritrovato senza vita nei pressi di Roseto Capo Spulico, comune in provincia di Cosenza, il 18 novembre del 1989, quando quest’ultimo aveva 27 anni.
La sua attività calcistica, con il ruolo di centrocampista si è sviluppata nel calcio minore, con la stagione forse migliore dal punto di vista professionale nel Cosenza, quando ottenne la promozione in Serie B.
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Denis Bergamini, la carriera del calciatore
Il percorso professionale di Denis ha iniziato nella stagione ’82-’83, quando scende in campo nell’Interregionale con la maglia dell’Imola. Successivamente, l’anno seguente resta nella medesima categoria ma con la squadra del Russi, dove vi resta per due anni.
È infatti nel 1095 che arriva il trasferimento alla società del Cosenza, in Serie C1; con la squadra, Denis giocherà per 5 stagioni.
La prima si conclude con 25 presenza e zero gol mentre la seconda lo vede disputare 28 match e segnare 2 gol molto importanti che regalano la vittoria al club.
Nel campionato ’87-’88 arriva la promozione dalla serie C alla B, con Bergamini che è tra i titolari, disputando ben 32 partite su 34.
L’esordio arriva l’11 settembre e, in quell’anno, Denis metta a segno anche la sua prima ed unica rete in Serie B, contro il Licata.
Un infortunio lo costringe a saltare molte partite, ma pur avendo giocato 16 partite in totale, l’interesse degli altri club, come il Parma, non manca. Il Cosenza non vuole però rinunciarvi e lo dichiara incedibile, confermandolo per un altro anno, l’ultimo della sua attività calcistica.
Denis Bergamini causa morte, il ritrovamento del corpo
L’ultima partita disputata da Denis risale al 12 novembre 1989.
Purtroppo il corpo senza vita del calciatore fu trovato il 18 novembre del 1989 sulla stara statale 106 Jonica, come detto, nei pressi di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. Inizialmente sembrava che le cause del decesso fossero riconducibili al suicidio.
Per alcune testimonianze si sarebbe gettato sotto un camion, sebbene questa ipotesi non è stata ritenuta credibile dai familiari, dai tifosi e dai compagni del calciatore. Anche la posizione del corpo e alcuni dettagli messi sotto la lente di ingrandimento non convincono i familiari e non lasciano pensare ad un impatto improvviso.
Nel giungo del 2011 dopo molto tempo viene richiesta la riapertura dell’inchiesta, che avviene il 29 giugno mentre nel febbraio 2012 arriva la perizia dei RIS di Messina depositata alla Procura della Repubblica di Castrovillari che testa luce su aspetti diversi rispetto alla morte del calciatore.
Nel maggio del 2013 Isabella Internò, ex partner del calciatore, viene raggiunta da un avviso di garanzia.
Nel 2017 il caso viene riaperto e la salma riesumata. L’esito della perizia mostra che Bergamini sarebbe morto per soffocamento, con il cadavere che solo dopo sarebbe stato gettato sotto al camion. Il presunto suicidio sarebbe stato una messinscena.
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Denis Bergamini ex fidanzata Isabella Internò: indagata
Come si legge su Il resto del Carlino, la Procura di Castrovillari ha notificato la conclusione delle indagini relative alla morte di Denis ad Isabella Internò, la sua ex fidanzata che, al momento, resta unica indagata.
Stando agli inquirenti, la donna avrebbe potuto agire per gelosia in un rapporto sentimentale tormentato.
Al tal riguardo, Il Corriere dello Sport riporta quanto si può leggere su La Stampa che cita l’informativa della polizia giudiziaria: “Ricorreva a forme di controllo continue e asfissianti, tipo quella di nascondersi per spiare Denis quando rientrava a casa, di annusare i vestiti per accertarsi di eventuali profumi di altre donne, di sottoporlo a perquisizioni”.