Gerry Scotti in “caduta libera”: i dati parlano chiaro

Nella giornata di ieri i dati non hanno affatto sorriso a Gerry Scotti. Diverso il discorso per la Rai con Marco Liorni a fare da mattatore.

Fonte foto: Facebook

Tra la Rai e Mediaset è sempre battaglia. Gli ascolti sono vitali per capire cosa il pubblico preferisce e come avere maggior affluenza sui propri canali. Nella sfida del preserale, la Rai ha sempre gestito meglio la situazione.

Anche vero che l’Italia non è un paese giovanissimo e quindi la Rai riesce a proporre programmi e temi più vicini alla stragrande maggioranza delle persone. Mediaset, dall’altra parte, unisce il classico con conduttori alla Gerry Scotti con il moderno e il dinamico come Paolo Bonolis.

Proprio per questo, i dati sembrano non mentire. Le persone sono sempre più orientate alla Rai piuttosto che Mediaset. Anche se, molto spesso, si preferisce un gioco piuttosto che l’altro. Caduta Libera sembra troppo asettico per coinvolgere chi guarda.

I dati che condannano Gerry Scotti

Su Rai1 Reazione a Catena – L’Intesa Vincente ha ottenuto un ascolto medio di 2.963.000 spettatori (23.1%) mentre Reazione a Catena ha raccolto 4.078.000 spettatori (24.53%). Su Canale  5 la replica di Caduta Libera – Inizia la Sfida ha raccolto 1.344.000 spettatori (10.9%) mentre Caduta Libera ha interessato 2.283.000 spettatori (14.3%).

Come possiamo vedere, il programma condotto da Marco Liorni è stato seguitissimo e ha staccato di gran lunga Caduta Libera condotto da Gerry Scotti. Una vittoria che oseremo dire schiacciante. E che sicuramente porrà dei forti interrogativi in casa Mediaset.

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D’altronde è sempre più difficile indirizzare il pubblico e far cambiare idea agli affezionati di un programma ma l’azienda di Cologno Monzese fa sempre una certa fatica. Probabilmente la conduzione classica anni ’90 non attrae più come una volta e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

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