Pochi minuti fa è venuto a mancare Guglielmo Epifani, volto storico della Sinistra Italiana, segretario del PD e della CGIL.
Improvvisamente, è venuto a mancare Guglielmo Epifani. Volto storico della Sinistra Italiana, aveva seguito tutto il cursus honorem dei principali leader della sua tradizione politica. Era stato segretario della Cgil prima e poi del Partito Democratico.
Guglielmo Epifani, una vita dedicata al lavoro e alla politica
Nato a Roma il 24 marzo 1950, si era laureato in Filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Subito dopo la laurea si era dedicato anima e corpo alla carriera sindacale, diventando segretario della CGIL dal 2002 al 2010.
Prima iscritto al Partito Socialista Italiano (PSI), dopo Mani Pulite fu tra le prime tessere del neonato Partito Democratico della Sinistra. Segretario del PD successivamente alla sconfitta elettorale del partito nel 2013, seguita dalle dimissioni di Pier Luigi Bersani. La sua segreteria “ponte”, precedente a quella di Renzi, ha attraversato le contraddizioni e le difficoltà del centro-sinistra durante la scorsa legislatura.
Aveva lasciato il partito erede del PCI nel 2017, in seguito all’esperienza di Matteo Renzi al governo e alla sua riforma del lavoro. Dal 2018 era deputato di Liberi e Uguali in quota Articolo 1-Mdp. É stato erede sia della sinistra riformista che di quella più vicina ai cosiddetti valori dello Statuto dei Lavoratori.
La sua è stata una vita passata a difendere il lavoro, in parlamento e nel sindacato. Il temperamento deciso ma gentile gli era valso l’affetto e la stima di tutti gli schieramenti politici.
I suoi ultimi interventi pubblici sono stati dedicati al ricordo del sindacalista Massimo D’Antona e alla vertenza Whirlpool: «il governo si è mosso, ma quello che ha fatto non è sufficiente». Osservazioni che risuonano come la degna chiusura di una vita trascorsa a seguire i propri ideali e a combattere anche in assenza di soluzioni facili, anche nei momenti più delicati per i lavoratori e le lavoratrici.
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Guglielmo Epifani aveva compiuto da poco 71 anni. Se l’è portato via un’embolia polmonare, sopraggiunta per cause sconosciute.
É possibile presupporre, complice una minore esposizione mediatica solo negli ultimi tempi, che soffrisse di problemi di salute emersi solo di recente.