Nonostante il successo della campagna vaccinale dimostri che l’unico modo per fermare l’avanzata del Covid-19 stia nell’immunizzazione preventiva, gli scettici sono ancora numerosi. Le perplessità e le paure riguardano soprattutto il vaccino Astrazeneca. La categoria più dubbiosa è quella degli anziani.
Si tratta, purtroppo, della categoria anagrafica che incontra i rischi più seri in caso di contrazione del virus. Il Covid può avere conseguenze drammatiche in molti casi già a partire dai 50 anni.
Lo dimostra una storia tragica che arriva da Arezzo, raccontata dal direttore generale della Asl Toscana Sud-Est Antonio D’Urso.
La storia: non si vaccina con Astrazeneca e poi muore
Il vaccino avrebbe probabilmente potuto cambiare la sorte dell’uomo di Arezzo. Come la sua quella di molti altri. La refrattarietà riguarda soprattutto Astrazeneca, per via di alcuni casi di cronaca e per i il ritiro del siero anglo-svedese da alcuni paesi europei successivamente ad alcuni episodi sospetti di trombosi.
Tuttavia, accreditate istituzioni scientifiche hanno dimostrato che i rischi del vaccino in questione sono prossimi allo zero. Sicuramente inferiori ai rischi di chi decide di non immunizzarsi e può vantare una certa età.
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Per scongiurare un evento mortale (che riguardi sé stessi o i propri cari), è di capitale importanza vaccinarsi, senza attendere troppo. Conclude D’Urso a ArezzoNotizie: «il vaccino si sta dimostrando fondamentale: lo dimostrano le riaperture. Per questo mi rivolgo ai sessantenni: vaccinatevi, non aspettate».