Vidal ricoverato in ospedale: come sta il giocatore dell’Inter?

Brutto colpo per il mondo del calcio. Arturo Vidal, giocatore dell’Inter ed ex centrocampista della Juventus è stato ricoverato in ospedale dopo essere risultato positivo al tampone del Covid-19. Salterà ogni impegno con la nazionale. 

Il calcio continua ad essere scosso a causa della pandemia da Covid-19. Proprio nel momento in cui gli stadi erano stati riaperti al pubblico, seppur in minima parte, continuano a risultare positivi i calciatori di diverse squadre di calcio e nazionali. Questa volta è toccato ad Arturo Vidal che, dopo il consueto tampone, è risultato positivo al virus. Il centrocampista dell’Inter è stato ricoverato in ospedale.

A dare la notizia è stato lo staff medico del Cile. Il giocatore era in ritiro con la sua Nazionale perché giovedì era in programma lo scontro con l’Argentina per la qualificazione ai Mondiali di Quatar 2022. Ovviamente Vidal non potrà prendere parte al match e dovrà stare monitorato affinché le sue condizioni non peggiorino ulteriormente.

La comunicazione della positività di Vidal

A comunicare la notizia della positività al Coronavirus di Arturo Vidal è stato lo staff medico della Nazionale cilena. “Su richiesta di Arturo Vidal, lo staff medico della nazionale cilena comunica che il centrocampista è risultato positivo al Covid-19 dopo la visita preventiva fatta nella giornata di lunedì 31 maggio”, questo si legge nel comunicato ufficiale all’interno del sito del Cile.

Qualche giorno prima, lo staff medico del Cile aveva comunicato che Vidal era stato allontanato dal gruppo a causa di una febbre dovuta ad una tonsillite, ma che comunque si stava allenando per prepararsi al match di giovedì contro l’Argentina per la qualificazione ai Mondiali di calcio del prossimo anno.

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La positività di Vidal arriva dopo che il centrocampista si è vaccinato contro il Covid-19, insieme ad altri giocatori della nazionale cilena. Tuttavia, il Cile sta vivendo una terribile pagina di storia a causa della pandemia. Il virus, infatti, ha spezzato la vita ad oltre 29 mila persone nel Paese. Inoltre, il sistema sanitario nazionale è completamente sopraffatto mentre i contagi non cessano di aversi.