Covid, il dramma di un comune che passa da zero casi a zona rossa

Un paesino in provincia di Agrigento passa da zona senza casi di Covid rilevati a zona rossa. Un monito per l’Italia che riapre?

Pandemia Covid (AdobeStock)
Pandemia Covid (AdobeStock)

Covid, “ma non dovevamo non rivederci più”? A quanto pare, non è detta proprio l’ultima parola. Il dramma di un piccolo comune siciliano, lo testimonia. Il comune in questione è il piccolo borgo di Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento, che ospita meno di 5.000 persone.

Il suo passaggio da zona bianca (almeno da un punto di vista ideale, visto che la regione Sicilia rimane ancora in zona gialla) a zona ad alto rischio è stato repentino ed inaspettato. Che cosa è successo? Nonostante i veloci progressi della campagna vaccinale, c’è ancora da preoccuparsi per nuove ondate pandemiche?

Covid, il pericolo non è passato e Santo Stefano lo dimostra

Il Governatore Nello Musumeci, ha decretato il passaggio a zona rossa a causa del divampare di un improvviso focolaio di contagio. Solo una settimana fa, il paesino era diventato Covid free, con tanto di misurati festeggiamenti e lodi della stampa locale. Nel giro di sole 24 ore, tutto è cambiato. Ad essere colpiti dalla pandemia sono state 34 persone, una percentuale preoccupante considerato il numero dei residenti.

Il sindaco Francesco Cacciatore ha dichiarato che i contagiati sono quasi tutti giovanissimi, e pertanto presentano solo sintomi lievi. Ciò non toglie che per precauzione le autorità locali abbiano ritenuto di prendere delle misure severe per fermare l’avanzata del virus.

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⁣Alla base del boom dei contagi, ci sarebbero le celebrazioni di battesimi e prime comunioni, forse troppo partecipate. Che sia questo un monito per continuare a prestare la massima attenzione e ad evitare assembramenti troppo affollati è lapalissiano. Che le riaperture, già all’insegna di troppa rilassatezza, siano state troppo frettolose? Fortunatamente, è presto per poterlo affermare.

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