Da luglio cambiano le condizioni di prelievo al bancomat. Ci saranno dei costi per prelevare, ING è in prima fila in questa battaglia.
Sappiamo bene che l’evasione nel nostro paese, ma anche nel resto del mondo, è una piaga che è difficile debellare. Il governo le prova tutte ma la percentuale di evasione fiscale si alza sempre più.
Ora si sta spingendo sempre più verso transazioni digitali così da renderle tracciabili. Così facendo, si andrebbe a modificare il comportamento del correntista a favore di altre soluzioni. Questa metodologia trova terreno fertile per i vari istituti di credito, uno su tutti ING che è già pronta a modificare il sistema.
L’istituto ha già sancito un rinnovamento di gestione, chiudendo i conti correnti che avevano una cifra superiore ai 100 mila euro. Mentre Unicredit ha imposto delle grosse commissioni su giacenze grandi. Tutto per incoraggiare i clienti a produrre rendite con i propri risparmi.
Il caso ING e i costi per prelevare al bancomat che aumentano
Il caso ING è il più emblematico in questo caso. Gli sportelli della filiale verranno chiusi. Una notizia che non farà piacere ai propri clienti. Però, chi ha il conto con questo istituto opera quasi totalmente sul web con un retail digitale che fa parte del 96% dei clienti.
La decisione, dice la società, è stata presa proprio in rispetto alle preferenze dei clienti. La possibilità di prelevare ci sarà ma con delle condizioni particolari. Ad esempio, con ING bisognerà andare in filiale e fare richiesta della somma seguendo le condizioni economiche del contratto stipulato.
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Le altre operazioni resteranno invariate (app, sito, homebanking). Piccola nota anche sul prelievo dalle altre banche: questo sarà gratuito. Sarà possibile utilizzando un modulo a zero vincoli, a condizione che sia stato aperto prima del novembre 2018 e il prelievo sia superiore a 50 euro. Se non fosse così allora il costo sarà 0,45 euro e 0,75 euro.