Nessuna tregua per le morti sul lavoro. Stavolta a perdere la vita è stato un uomo di 50 anni, precipitato nella botola di una fonderia.
Gli incidenti mortali sul lavoro sono a pieno titolo emergenza nazionale nel nostro paese. Le denunce per infortunio che sono culminate in tragici decessi sono viaggiano nell’ordine delle 300, e crescono ogni giorno. Per ora, hanno già ampiamente superato le 280 del 2020.
La storia di Luana D’Orazio ha commosso e toccato l’Italia, ma da allora i riflettori sulle morti bianche sono nuovamente calati di intensità. Nel frattempo, si continua a morire mentre si lavora.
Questa volta è toccato ad un operaio di 55 anni che lavorava in provincia di Brescia, scomparso come sempre in circostanze tragiche. Il luogo dell’incidente è una fonderia a Torbole Casaglia. La causa della morte, una botola.
Morto sul lavoro: quella maledetta botola
Sono le 13 e 30 di oggi pomeriggio. I turni nella fonderia di Torbole Casaglia, a via Travagliato, procedono con apparente tranquillità. Tutto fin quando il protagonista della triste vicenda è precipitato in una botola profonda più di dieci metri mentre si occupava delle sue consuete mansioni lavorative. La stessa si sarebbe aperta d’improvviso, proprio mentre l’operaio stava revisionando e pulendo un condotto.
Il 50enne è precipitato per oltre dieci metri. Udito il boato, i colleghi hanno lanciato immediatamente l’allarme. Ma era già troppo tardi: l’uomo sarebbe deceduto sul colpo. Inutile l’arrivo dei soccorsi, con tanto di ambulanza e di elicottero per rendere il trasporto in ospedale più celere possibile.
LEGGI ANCHE >>> Incidente mortale sul lavoro: a due uomini è accaduto qualcosa di terribile
Troppo tardi, di nuovo. L’abbiamo già letto e sentito troppe volte per rimanere indifferenti. I diritti dei lavoratori sono stati disattesi fin troppo a lungo. Le auspicate normative di sicurezza non possono davvero più aspettare i tempi della politica o la buona volontà delle imprese.