Forte campagna pro-vaccini per l’infettivologo Matteo Bassetti che ha raccontato che due anziani hanno rifiutato il vaccino e sono finiti in terapia intensiva per il Covid.
L’infettivologo ligure non le manda a dire. In un’intervista Bassetti ha tuonato: “il vaccino contro il covid salva la vita”, questo il grido di chi è stato testimone di tante, troppe vite spezzata a causa di un virus che ha sterminato il mondo. In queste ultime ore, il professore di malattie infettive ha raccontato una triste realtà accaduta nell’ospedale San Martino di Genova.
Nella struttura sanitaria è entrato da pochi giorni un uomo di 77 anni in condizioni critiche, a causa del virus da covid-19. L’anziano signore, ha raccontato Bassetti, poteva tranquillamente ricevere la sua dose di vaccino vista l’età avanzata, ma il paziente in questione sembra essersi rifiutato di vaccinarsi e adesso si ritrova intubato in terapia intensiva e lotta tra la vita e la morte.
I casi di mancati vaccinati però non si esauriscono qui. A tenere compagnia al 77enne infatti ci sarebbe un altro uomo che avrebbe contratto il virus. Questa persona a quanto pare aveva rifiutato la propria dose di vaccino.
Covid: Bassetti contro i No Vax
L’endorsement di Matteo Bassetti contro i No Vax non è nuova, tuttavia nelle ultime settimane si è intensificata. Infatti il professore sta spingendo affinché tutta la popolazione venga vaccinata nel più breve tempo possibile. Infatti si è mostrato contento della notizia che anche i più giovani, quelli della fascia di età compresa tra i 12 e i 15 anni, potranno essere vaccinati con Pfizer.
“Adesso i genitori hanno tre mesi di tempo per vaccinare i loro figli e renderli immuni al coronavirus”, ha detto l’infettivologo. Poi ha proseguito: “Mi auguro che i sentimenti no-vax dei genitori non prendano il sopravvento, altrimenti bisogna prendere dei provvedimenti. Se le vaccinazioni dei ragazzi tra i 12 e i 15 anni non decolla, bisogna pensare a rendere il vaccino obbligatorio perché dobbiamo rendere le scuole sicure per settembre”.
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Il Professore Ordinario dell’Università di Medicina di Genova spera che venga fatta una buona campagna di comunicazione. Bisogna sensibilizzare i più giovani e spingerli a richiedere la loro dose di vaccino.
