Tra le più grandi ballerine in assoluto, la compianta Carla Fracci di recente scomparsa: personaggio amatissimo, quelle ultime parole toccanti
Un personaggio amatissimo, Carla Fracci, colei che è stata tra le più grandi, famose ed amata ballerine del ventesimo secolo, purtroppo come noto di recente scomparsa: quelle ultime parole rilasciate a Silvia Toffanin a Verissimo, commentando con toccanti parole la propria esperienza tra una carriera magica ed una vita intensa.
“La prima ballerina assoluta”, questa la definizione che fu data a proposito di Carla dal New York Times nel 1981, a riprova del talento, della bravura e della grandezza della Fracci, che è scomparsa nella mattina del 27 maggio 2021, all’età di 84 anni, dopo una lunga battaglia contro un brutto male.
La notizia del suo decesso ha colpito molto i suoi fan, che hanno potuto assistere alla sua splendida carriera, con il successo ottenuto sia in Italia, a cui è sempre stata legatissima, che all’estero.
Qualche mese fa fu Silvia Toffanin ad aver modo di ascoltare il racconto di Carla in un’intervista molto dolce e toccante.
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Carla Fracci, quelle parole a Verissimo: “Così si nasce, così si muore”
Un personaggio amatissimo e ricco di talento, Carla Fracci, che ha illuminato l’Italia ed il mondo intero con il proprio talento, diventando nel corso della sua carriera una delle ballerine di maggior valore.
Nel corso della chiacchierata che ebbe modo di fare qualche tempo fa a Verissimo con Silvia Toffanin, la Fracci ripercorse alcuni momenti della sua carriera e della sua vita, e durante l’intervista affermò: “Così si nasce, così si muore, si sa. E allora dobbiamo essere pronti anche a questo”.
Carla riguardando le immagini del passato si commosse: “Una vita. Bella però, molto bella”, il sentito commento pensando al tempo del passato: “Rimangono le cose addosso, ti rimangono i ricordi”.
La ballerina spiegò di aver vissuto in compagna, “sono una contadinella“, aggiungendo di aver vissuto con la nonna e gli zii a Volongo, in provincia di Cremona. La stessa località dove si sposò.
A proposito della sua infanzia raccontava del tempo passato a giocare o ad arrampicarsi sugli alberi e prendere la frutta. Ricordava la semplicità della sua vita, la vita di campagna.
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Inoltre, condivide un dolce aneddoto che riguardava suo padre; quest’ultimo passava sotto la scala con il tram e suonava cinque volte, aggiunge la Toffanin.
“Lui mi scampanellava e io mi affacciavo naturalmente. E mi salutava, e questa era una cosa tenerissima di papà”, spiegò la Fracci.
Nell’intervista non mancò anche di parlare di Beppe Menegatti, che incontrò alla Scala: “lui era assistente di Luchino Visconti”, e sull’essere mamma, e in particolare a proposito del figlio Francesco, spiegò: “ora è molto grande, ha due bellissimi figli, due nipoti che adoro. È questa è la vita che continua. Questa è la ragione vera, importante, degli affetti”.
“La danza è arte – disse in quell’occasione Carla – pura, e per cui bisognerà aiutarla. Invece di smantellare le compagnie nei teatri bisognerebbe valorizzarla e non far morire la danza.”