La ballerina del programma di Rai Uno, Anastasia Kuzmina, ha messo alla prova i passanti indossando un microfono nascosto per provare gli effetti del catcalling su di lei.
Conosciuta al grande pubblico per la partecipazione al programma di Rai Uno, Ballando con le stelle, Anastasia Kuzmina ha deciso di fare un’azione concreta contro il fenomeno del catcalling che nelle ultime settimane è stato denunciato da moltissime donne e ragazze, soprattutto dopo che Aurora Ramazzotti è intervenuta sulla questione tramite i suoi social.
La ballerina del programma condotto da Milly Carlucci, è stata protagonista di un esperimento sociale, prodotto da La Casa Rossa, per far comprendere alle persone quanto sia fastidioso per una donna ricevere continuamente commenti, sguardi, fischi e avances quando è per conto suo in strada.
L’esperimento sul catcalling
Nelle sue storie Instagram, Anastasia Kuzmina ha rivelato quello che stava per fare, mostrando una mini telecamera nascosta sotto la maglietta “stiamo per fare il secondo round dell’esperimento sociale sul catcalling”, dice la ballerina mostrando ai suoi follower anche come è vestita.
Alla fine, Anastasia ha detto che l’altra ragazza, che ha fatto la stessa cosa con lei, è stata più infastidita in quanto era vestita in maniera più provocante. Mentre la ballerina ha ricevuto un “quanto sei bella”, “oh Gesù” e le hanno fatto anche una foto da dietro. Tuttavia, confessa che si aspettava più molestie rispetto a quante ne ha ricevute.
Lo sfogo sui social
Dopo aver documentato tutto tramite le sue storie Instagram, Anastasia Kuzmina ha confessato che le sono arrivati tantissimi messaggi in cui dicevano: “Ah, adesso non vi si può nemmeno guardare perché perché dite che vi scandalizziamo”. Da qui parte lo sfogo della ballerina in cui dice “Io, vestita in maniera provocante, non devo fare più scandalo di un uomo con la camicia sbottonata”.
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“Se vedo un uomo con la camicia sbottonata e un addome curato – continua Anastasia sulle sue storie – non mi permetterei mai di gridargli ‘abbonazzo’, magari posso commentare dopo con la mia amica, ma non mi permetterei mai di dirgli una cosa del genere davanti, perché so che da fastidio”.
