Ancora una volta il Mottarone si fa protagonista di un’altra tragedia. Un giornalista è morto mentre si stava recando sul posto della strage della funivia Stresa-Alpino Mottarone.
Una tragedia che sembra non avere più fine. Dopo la strage di domenica pomeriggio, ancora una terribile notizia per la zona della Alpi piemontesi. Infatti, un giornalista di cinquant’anni è morto mentre si stava recando sul posto della sciagura che ha tolto la vita a quattordici persone, compresi due bambini di 2 e 5 anni, mentre un bimbo di 9 anni lotta tra la vita e la morte.
Secondo la prima ricostruzione dei fatti, l’uomo si era incamminato a piedi lungo la strada che porta al luogo in cui è precipitata la funivia Stresa-Alpino Mottarone. Lungo il tragitto, il giornalista di 50 anni, ha accusato un malore improvviso accasciandosi a terra. I soccorsi del 118, del soccorso alpino e del Sagf, intervenuti immediatamente, non hanno potuto fare niente. In poco tempo, infatti, all’uomo è stata constato il decesso.
Il giornalista faceva parte di una troupe televisiva, inviato per riportare gli aggiornamenti in merito alla tragedia di domenica pomeriggio, in cui sono morte tredici persone sul colpo, mentre due bambini sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale Regina Margherita di Torino, uno di loro, Mattia, è morto subito dopo a causa delle lesioni gravissime riportate su tutto il corpo, mentre Eitan, di 9 anni, è in prognosi riservata.
La funivia è partita ad ora di pranzo dalla sponda piemontese del Lago Maggiore per raggiungere la parte montuosa del Mottarone a 1500 metri di quota. La cabina, però, non è mai arrivata a destinazione. Poco prima delle 13 è crollata, proprio quando era arrivata in prossimità degli ultimi metri. Precipitando di oltre 100 metri di altezza, uno dei punti più alti del tragitto che la funivia era solita fare.
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Al momento le autorità stanno facendo le dovute indagini, seguite dalla procura di Verbania. Le ipotesi più accreditate sono quella di reato di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravissime. Inoltre, alcuni esperti del Politecnico di Torino si stanno occupando per capire le cause dell’incidente, con l’obiettivo di fare una valutazione tecnica.
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