Francesco Venier, professore di Trieste, ha fatto un tweet in cui ha lanciato pesante insinuazioni verso i ragazzi di Scampia.
Molto spesso quando si parla di Napoli e della sua periferia si rischia di cadere sempre nel banale e nei luoghi comuni. Sicuramente è una realtà difficile ma chi non la conosce non dovrebbe esprimersi in merito.
E’ sempre sbagliato fare di tutta l’erba un fascio ma è questo che ha fatto Francesco Venier. Il professore all’università di Trieste ha scritto su Twitter qualcosa che ha fatto scattare molte polemiche. Una caduta di stile da parte di uomo di cultura che ha fatto molto rumore.
Il tweet del professore e le polemiche
Il tweet di Francesco Venier è stato: “Chi sa dirmi cosa farebbero con i 10mila euro della dote Letta i diciottenni di Scampia?”. Tutto seguito da una foto di tre ragazzi incappucciati intenti in attività losche.
Come si può capire, un tweet completamente denigratorio e che vuol dire chiaramente come i ragazzi della periferia nord di Napoli spendano soldi solo per scopi illeciti.
Da qui sono arrivate le risposte al tweet del professore. Fatte sia da Gianni Simioli conduttore del programma radio La Radiazza che da Emilio Borrelli consigliere Regionale di Europa Verde. Entrambi, come giusto che sia, hanno smentito che tutti i giovani di Scampia siano tossici o delinquenti. Oltre all’offesa a tanti ragazzi del posto ci sono anche dei pregiudizi che devono essere combattuti.
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Chiedendo anche alla sua facoltà di dissociarsi dal post del docente e chiedere scusa a tutta la città di Napoli. Successivamente, il tweet è stato cancellato con le scuse del professore che si dice “caduto in un luogo comune“. Francamente, troppo poco cavarsela così. Da un uomo di cultura, che ha la possibilità di insegnare ai giovani, una caduta del genere è inaccettabile.