Jasmine Carrisi, figlia di Al Bano e Loredana Lecciso, parla per la prima volta della sorella mai conosciuta, Ylenia. Ma non solo.
Jasmine Carrisi, figlia diciannovenne di Al Bano Carrisi e Loredana Lecciso, parla a tutto tondo al Corriere della Sera di oggi.
Tra famiglia e musica, parte di un tutto per la giovane “figlia d’arte” della coppia che ha caratterizzato come poche altre il pop italiano, c’è spazio per tutto. Aspirazioni, rimpianti, e consapevolezze.
Jasmine Carrisi, “quello che so di lei”
Innanzitutto la famiglia, quella allargata, che si estende anche ad affetti solo ideali. Jasmine Carrisi avrebbe tanto voluto conoscere Ylenia, figlia di Al Bano e Romina prematuramente scomparsa e mai più ritrovata. Ha dichiarato: «So che era intelligentissima, avremmo avuto delle belle conversazioni». Quello che sa di lei, racconta per la prima volta, basta e avanza per farle rimpiangere la sorella mai conosciuta.
Un rapporto per fortuna speciale e intenso lo ha coltivato l’altra sorella Brigitta, prima figlia del papà. E con il fratello Yari nato dall’unione di Al Bano e Romina. Il rapporto coi genitori è sereno e affettuoso. Addirittura, si parla di un suo trasferimento a Los Angeles dalla madre Loredana. Una normale famiglia allargata, si potrebbe dire.
Della sua famiglia, forse, rinuncerebbe solo alla rinomanza e alla celebrità del cognome. E alle interferenze, naturali, che i parenti più cari esercitano nel libero esperire della sua passione. Per loro, racconta Jasmine, non avrebbe dovuto fare musica.
Con Al Bano, continua la giovane, ci sarebbe stato un confronto particolarmente intenso sul titolo del brano di esordio. «una trattativa accesa», la descrive Jasmine. Fin troppi cantanti e musicisti in famiglia?
LEGGI ANCHE >>> Yari Carrisi, il figlio di Al Bano sorprende tutti: “ladro” di spezie
Nonostante tutto, gli affetti che la legano ai genitori, alle sorelle e al fratello, superano ogni ostacolo e le sono sempre di conforto. Anche nella musica, l’incoraggiamento che la giovane Carrisi ha ricevuto direttamente o indirettamente dai suoi familiari è impareggiato rispetto a qualsiasi altra cosa.